La tenerezza nel mondo duro dell’incertezza

La tenerezza nel mondo duro dell’incertezza

10 Novembre 2020 0 Di Cristina Pansera

“ Sii tenero, non lasciare che il mondo ti indurisca, non lasciare che il dolore ti insegni l’odio, non lasciare che l’ amarezza ti rubi la dolcezza. Il mondo può essere ancora un posto splendido” Charlie Chaplin Stiamo vivendo un’inaspettata e sfaccettata fase storica densa di contraddizioni e di punti interrogativi ai quali riusciremo a dare una
risposta forse solo nei prossimi anni. Stiamo crescendo una generazione di potenziali ipocondriaci, paranoici, fragili ; figli che dovranno lavorare molto su se stessi per trovare la loro stabilità , il loro benessere. Ci aggiriamo procrastinando decisioni e progetti alimentando le nostre paure ed ansie. In attesa di notizie che possano tirarci fuori dal senso di precarietà che ci pervade, a volte non riusciamo più a sentire dentro di noi la gioia del vivere sopraffatti da un mondo che ci appare buio, oscuro e denso di minacce .
Oltre tutto siamo immersi in un eccesso di informazioni che ci toglie il respiro proprio come questo virus e proprio come per questo virus non siamo stati vaccinati a contrastare l’infodemia, l’eccesso di informazione che permea le nostre giornate. Attraverso il covid abbiamo scoperto le nostre debolezze e le certezze che avevamo non sono più cosi monolitiche ed indistruttibili. Questa situazione ci apre comunque anche orizzonti positivi, ci viene data infatti l’opportunità di ripensarci, di apprendere nuovi comportamenti, di costruire nuove convinzioni e forse di imparare a porci domande e a non dare tutto per scontato.
Ci aiuta a riscoprire valori dimenticati o fuori moda come , per citarne uno fra tanti, la “responsabilità” : il covid 19 ci costringe a prestare più attenzione, a riflettere sulle conseguenze di ciò che facciamo, ci porta a dare valore anche alle piccole cose ( lavarsi le mani, mantenere la giusta distanza, etc..)
Tutto ciò, probabilmente, un domani ci aiuterà ad essere più attenti a quello che facciamo o che non facciamo perché sapremo che ha delle ripercussioni sugli altri, sul territorio, sull’ambiente e su chi verrà dopo di noi.
In conclusione possiamo imparare molto in questo periodo se non ci lasciamo imbrigliare dalla paura.

Guardiamoci in profondità, impariamo a conoscerci accettando la nostra parte ombra e le nostre fragilità , impariamo a confrontarci con le nostre emozioni non subendole ma accogliendole. Le nostre fragilità ci rendono più vivi più forti paradossalmente. Non dobbiamo temere le nostre emozioni in questo momento difficile, forse ci fanno paura perché ci
erano sconosciute. Doniamoci la possibilità di scoprire il nostro mondo interiore, fermiamoci ad osservare lo spettacolo.. abbiamo tanto da imparare se non scappiamo. Tutto ciò può farci evolvere, crescere, e può
accompagnarci a diventare più consapevoli di noi , degli altri, del mondo che ci circonda.
“..questo momento che l’umanità sta attraversando può essere visto come un portale o un buco nero. La decisione di cadere nel buco o di passare attraverso il portale dipende da noi!..” Aquila Bianca.

Dott.ssa Cristina Pansera
Psicologa- Psicoterapeuta