Latina, le donne di LBC per Silvia Romano

Latina, le donne di LBC per Silvia Romano

14 Settembre 2019 0 Di Luca Cianfoni

È a firma di tutte le consigliere comunali di maggioranza, la mozione che ricorda la storia di Silvia Romano, volontaria rapita in Africa quasi un anno fa e di cui non si è avuta più notizia.

La mozione delle donne di LBC per Silvia Romano

Una scelta simbolica quella di Valeria Campagna – prima firmataria – Celina Mattei, Maria Grazia Ciolfi, Chiara Grenga, Luisa Mobili, Marina Aramini, Loretta Isotton e Laura Perazzotti, di presentare esclusivamente in rosa la mozione:

È intanto un segnale di solidarietà – spiegano – nei confronti di una ragazza a cui vanno riconosciuti il coraggio e la forza della scelta di dedicarsi agli altri in uno dei luoghi più difficili del mondo, ma anche una forma di protesta perché in seguito al rapimento è stata duramente attaccata.

C’è un passaggio nel testo della mozione che lo spiega:

“Nonostante Silvia stia rischiando la vita, attorno al suo rapimento (come spesso accade per le cooperanti) si è scatenato un acceso dibattito condito dalle offese e denigrazione da chi si fa scudo con lo slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ salvo poi dileggiare chi lo fa sul serio”.

La storia della volontaria

Silvia Costanza Romano, cooperante milanese, è stata rapita in Kenya il 20 novembre scorso; era alla sua seconda missione in Africa con l’associazione Africa Milele Onlus per la quale seguiva progetti educativi a favore dei bambini.

“Una giovane donna, testimone del fatto che esiste una gioventù impegnata al servizio degli altri, facendo della cooperazione e del volontariato una scelta di vita – aggiunge la consigliera Campagna – A dieci mesi dalla sua scomparsa e all’indomani del suo 24esimo compleanno abbiamo deciso di ricordarla, tenendo accesi i riflettori su questa vicenda come stanno facendo anche numerose altre città italiane.

La mozione presentata inoltre continua

Considerato che neanche il silenzio e riserbo chiesti dal ministero degli Esteri finora hanno portato alla sua liberazione e che, in gennaio, Noordin Haji, il procuratore di Nairobi, aveva manifestato a una delegazione italiana l’intenzione di ‘procedere in maniera più decisa’, anche se alla luce dei risultati investigativi non è dato sapere se ciò sia avvenuto e che, non essendoci stata alcuna rivendicazione da parte dei gruppi armati, la sua liberazione diventa ancora più difficoltosa; chiediamo al consiglio comunale di esprimere solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alla sua organizzazione in questo momento difficile, ed all’amministrazione comunale di inviare la mozione al Presidente della Regione e al Presidente del Consiglio dei Ministri e di impegnarsi a collaborare con gli enti preposti affinché il Governo Italiano riferisca quanto prima circa la situazione di Silvia Romano e a sua volta si impegni in Europa per la liberazione della 24enne.