Covid 19/ Dalla processione al flash mob le nuove resistenze

Covid 19/ Dalla processione al flash mob le nuove resistenze

14 Marzo 2020 0 Di Rita Berardi

L’immagine va ad una donna vestita di nero, le gambe gonfie, I piedi grandi, forti e scalzi. Piedi di una donna che aveva percorso tanta strade, fatto tanta strada, quella di una vita, tra fame, guerre e ingiustizie, ma anche gioia e coraggio da vendere, donna matura che a me sembrava già vecchia.

Quella donna ripeteva ogni anno gli stessi gesti, passi, preghiere e con coraggio e umiltà scalza camminava con a braccio una bambina dietro la statua di Sant’ Antonio in processione, ogni 13 giugno (religioso e presbiterio portoghese dell’Ordine Francescano proclamato Santo da Gregorio IX nel 1232 e dottore della Chiesa 1942).

La Teneva a braccio quella bambina per paura che fuggisse,anche se poi venne il tempo in cui divento’ ragazza e ormai grande andasse per la sua strada, mentre la donna, ormai anziana continuo’ a camminare scalza dietro il suo santo. In quel tempo passato calpestava scalza I sassi della strada della Santa Trinita’ come fosse sabbia (solennità che si celebra la domenica dopo la Pentecoste, introdotta nella liturgia cattolica da Papa Giovanni XII nel 1334) e l’asfalto della città dietro il suo santo come fosse velluto. In quel tempo, tempo passato era in uso andare dietro alle processioni come normale era stare in casa e ancora lo era chiedere il miracolo, mentre le storie delle persone comuni si raccontavano per eventi straordinari di gioia o di dolore.

In questo nostro tempo invece non è normale restare in casa, come non lo è chiedere miracoli ai Santi e le storie sono quelle di ogni minuto vissuto.

Se in quel tempo passato al mondo divino si chiedeva aiuto perché da lui sembrava arrivasse la punizione, oggi quel “DIO È MORTO” e la punizione sembra che sia stata autoinflitta da noi stessi, tanto da passare convulsi da un aperitivo all’altro, da un tifo all’altro, da una cena ad un viaggio convulsi sui social a dare sfogo alle nostre incertezze, alle paure e confusioni e ci si dimentica di quel tempo passato anzi, non si conosce nemmeno, tanto che le processioni sono diventate flash mob nei quali disperati, impauriti si chiede quel miracolo che se fossimo stati in quel tempo quella donna forte , audace non avrebbe avuto alcuna vergogna a camminare scalza a chiederlo a Dio e a tutti I suoi Santi. Il miracolo per un flagello che dopotutto, in ogni tempo che sia stato sempre dall’ essere umano sembra sia stato generato