Covid e le mie paure: non sono esente

Covid e le mie paure: non sono esente

10 Novembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

Nessun uomo è un’Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall’onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d’uomo mi diminuisce,
perché io partecipo all’Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.

John Donne

 

Si… confesso ci ho pensato. In tv passava l’immagine di un signore, o signora non so, in terapia intensiva. Lo avevo guardato con distacco prima, ora? Ora lo guardo e mi chiedo è capitato a lui, ma è un caso, poteva capitare a me. Sono, così, fuori dall’idea che mi ha accompagnato fino ad ora, l’idea di essere esente.

Ero esente dal rischi i correre in automobile a fari spenti per provare, di essere in “una vita alla Steve McQueen”.

Invece sono caduto a terra qualche tempo fa, come un salame, caduto che c’era da ridere e mi sono trovato facci a terra e la gente che c’era si sentiva “esente” dalla possibilità di quell’incidente come mi sentivo io prima di cadere. Ora a terra quella presunta esenzione era diventata evidenza dei fatti ed ero “coinvolto” .

La paura? E chi ne ha mai avuta, sono cinico, sono ironico, sono cattivo e la paura è di chi sente, si sente e non si risente.

Il letto nella immagine della tv ha le ruote ma tutto è fermo intorno a quel letto e la vita è su schermi a colori, è luci a misurare parametri vitali, ma non la vita. Oggi ho capito che non sono esente ma coinvolto, questo male “agita anche me”, sta accanto a me e uscirne sani è questione di fortuna non di volontà e non dipende da me.

Quando danno i numeri vedo i miei sempre più vicini e confesso le paure possibili.

E’ possibile cadere e questa storia non riguarda altri, non esenta alcuno, ma dona la fortuna a chi fortuna ha.