Cediamo la Torre Petrara di Sermoneta agli americani di Davide Facilepenna

Cediamo la Torre Petrara di Sermoneta agli americani di Davide Facilepenna

11 Novembre 2020 0 Di Fatto a Latina

Non è perché sono di parte (come premette mia madre prima di lodare noi figli di fronte a terzi) ma Il Comune dove risiedo, Sermoneta è oggettivamente tra i più belli e caratteristici borghi medioevali di tutto il Centro-Italia. Non solo per lo splendido e misterioso Castello Caetani che sovrasta il paese o per i magnifici e coloratissimi Giardini di Ninfa, ma anche per tutti gli innumerevoli altri luoghi poco conosciuti ai forestieri ma che sono la gioia di escursionisti, ciclisti e podisti di casa nostra. Uno, in particolare, mi è alquanto caro ed è l’area sorgiva di Monticchio che venne riconosciuta dalla Regione Lazio come Monumento Naturale ormai cinque anni fa.


Un posto che se fosse stato situato in altri lidi e con altre “capocce a decidere” sarebbe diventato un’attrazione naturalistica famosa in tutta Europa.
Un luogo incantato che è dominato in altezza dalla Torre Petrara o Torre della Vittoria, una torre medioevale caratterizzata dalla sua particolare posizione, in equilibrio su uno sperone di roccia alto circa cinquanta metri e che ti fa chiedere, ogni volta che la osservi, come diavolo ce l’abbiano messa lassù.
In realtà, la Torre, fatta costruire nel XII Secolo dai Caetani, originariamente poggiava su una collinetta in calcare che, in epoca fascista, è stata quasi completamente scavata per estrarre il materiale da costruzione usato per l’edificazione delle città di fondazione (Latina, Sabaudia e Pontinia). I Caetani la vollero costruire per difendersi dai nemici che provenivano dall’Agro Prontino (Erano lungimiranti i Principi ma non avevano calcolato le “pirlaggini” autoctone che possono essere pure più dannose) Subito sotto la Torre si trova la Fonte Acqua Regina, una fonte naturale d’acqua sorgiva che emerge dalle falde sotterranee e che, secondo i racconti dei più anziani, placò la sete degli operai che alla fine degli anni Venti lavorarono alla cava che ha spolpato la collina della Torre Petrara.
La Fonte Acqua Regina era proprietà privata dell’avvocato Antonio Rosa il quale nel 1970, con gesto d’altri tempi, la regalò al Comune di Sermoneta perché tutti potessero godere dell’acqua freschissima che zampilla da quelle rocce.
La zona è poi circondata da terreni e prati verde smeraldo che arrivano fin sotto i Monti Lepini e sono ben conosciuti da tutti i canoisti che li attraversano pagaiando lungo il corso del Fiume Cavata

Tante volte si è fantasticato e promesso (durante le campagne elettorali) di trasformare l’area in un Parco o Riserva Naturale. Mai avvenuto per mancanza di risorse e capacità.
Come diceva mia Nonna Luigina Giordani “Noi simo boni fino alle chiacchiere ma po’….”.
Allora mi è venuta in mente una proposta che giro al Sindaco Pina Giovannoli ed alla sua Giunta: Cediamo gratuitamente tutta l’area della Torre Petrara agli americani con una bella lettera da indirizzare al Dipartimento di Stato U.S.A. Gli yankee vanno pazzi per posti come i nostri dove si mescolano storia medioevale, natura incontaminata e trattorie dove strafogarsi di vino Rapiglio e pappardelle alla “fregnacciara” Vedrete che tempo pochi mesi, George Clooney vende la villa su Lago di Como e compra un podere da ristrutturare alle Tufette, trascinandosi dietro frotte di turistone newyorkesi pronte a riempirci di dollari, nella speranza di fare come Julia Roberts in Mangia Prega Ama.
Magari lo facciamo come omaggio al nuovo Presidente Biden che noi abbiamo appoggiato dall’inizio in quanto ferventi democratici oppure aspettiamo, per sicurezza, gli eventuali ricorsi alla Corte Suprema che potrebbero ribaltare l’esito delle elezioni e facciamo notificare dai Vigili Urbani l’atto di cessione gratuita il 21 gennaio a Melania con la postilla che anche noi vogliamo Make Sermoneta Great Again.

Davide FacilePenna.