La valentia e la chi salta la fila per fare i vaccini: o sei Schettino o Salvo D’Acquisto

Imparai il convento di valentia da Francesco Cossiga. Lui era culture attento della sua terra, Sassari, e delle radici della sua gente. La valentia è un valore di rapporto con gli altri che ha regole precise, rigorose di rispetto degli altri prima di ogni legge. E’ la legge morale di Kant che è in noi.

«Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me.»

Faccio questa premessa per spiegarmi lo sconforto nel leggere che a Latina, nella Asl di Latina, qualcuno avrebbe saltato la fila dei vaccini. Non so se è vero, e non mi interessa perchè se è vero chi lo ha fatto non ha un problema con me, ma con se stesso.

Ma il nodo che resta è quello del sentire il modo di stare con gli altri, modo che vincola le persone proporzionalmente al ruolo. Mattarella è presidente della Repubblica, e aspetta il turno. Francesco è Papa, e aspetta il turno.

Chi ha responsabilità può saltare la fila ma per generosità non per egoismo. Salvo D’Acquisto salta la fila perchè è carabiniere, ma lo fa per salvare vite, Schettino salta la fila perchè è capitano ma per salvare se stesso.

Spero di aver capito male, spero non sia vero. Prima le donne e i bambini, si diceva stabilendo una gerachia della salvezza e per prima cosa dovevamo salvare chi genera e chi è generato, poi chi ha doveri e non diritti perchè serve valentia per vivere, onore, legge morale in noi.

Salviamo prima i medici e gli infermieri perchè salvano, salviamo prima gli anziani perchè a loro dobbiamo la vita, gli altri? Aspettano la messa in sicurezza di chi ha bisogno e poi chiedono la loro sicurezza.

Questa è la valentia di Francesco Cossiga e anche della mia gente che ha sempre detto no alle arroganze, anche quando erano dei preti. Ed ora mi indigno.

Nella foto le vaccinazioni in Italia ad oggi e le categorie vaccinate