
Cronaca di una notte magica a Latina, per l’Italia che “gela” il Belgio (Davide Facilepenna)
3 Luglio 2021I padroni di casa hanno preparato tutto alla perfezione, secondo la migliore tradizione italo calcistica.
Proiettore che spara sul muro esterno di casa le gesta dei ragazzi in maglia azzurra (oggi bianca), pizza, crocchette “fatteamano” e birra ghiacciata come se non ci fosse un domani.
Se la partita andrà bene per noi italici, festeggiamento finale con Zacapa liscio e cioccolato fondente.
Sara :“Vabbè. Adesso mi dici subito chi siamo noi e da qualche parte dobbiamo segnare. Quello grande e grosso con la maglia rossa non è dell’Inter? Spinazzola sono sicura che è nostro.” La piccola di casa, bellissima, chiede “Facciamo l’aperitivo?” Caspita la ragazza. Cinque anni e già pienamente inserita nelle logiche della movida pontina. “Che vuoi uno Spritz o un Cuba Libre?’” “No. Patatine”. Ah ecco, la furbetta. Ogni scusa è buona per deviare dalle regole genitoriali.
Io: “Per Andrea solo acqua eh. E’ astemio”. Andrea: “Sei matto? C’ho n’arsura! A Piè caccia le birre” L’altro pargolo (detto Baywatch) guarda un nano-secondo il papà e lesto come un fulmine passa di fronte al muro-schermo, trascinandosi dietro il filo elettrico del proiettore.
Collegamento saltato.
Pietro corre ai ripari :“Lo sapevo. E’ un ora che ci girava attorno. L’ho avvertito di non farlo, ma lui niente.Mi chiedo sempre da chi avrà preso”.
Silvia: “Da te, ovviamente”” Tre minuti scarsi e sulla parte bianca tornano a rincorrersi Chiesa e Vertonghen. Improvvisamente sentiamo un boato che arriva da tutte le abitazioni intorno. Di fronte a noi, però, Donnarumma sta passando la palla a Bonucci nella nostra area.
Sara e Silvia, poco avvezze ai misteri della diretta calcistica, chiedono sbigottite cosa sia successo. Noi maschietti già l’abbiamo capito. Il disguido tecnico-pargolesco ci ha differito di tre minuti. Infatti puntuale come un orologio svizzero vediamo, dopo 180 secondi, Barella infilare Courtois.
Riusciamo a resistere così solo il primo tempo, giusto per differisci il raddoppio co “o tiro a giro” di Insigne (preceduto da altro boato dei vicini) ed il rigore di “quello grande e grosso che gioca nell’Inter” (annunciato da un silenzio assordante ed un solitario noooooooo).
Il secondo tempo ce lo guardiamo dentro casa sulla Tv padronale. Qui non siamo più differiti e soffriamo in diretta per l’infortunio a Spinazzola (la maledizione della Roma colpisce ancora).
Al fischio finale è gioia composta e rispettosa degli avversari. “A Re Baldovino facce Tarzan!” “Ma che è un Paese il Belgio? Lo hanno inventato solo per non far litigarefrancesi e tedeschi” “ Romelu sarà per la prossima volta. Ora abbiamo vinto noi. La prossima perdete voi” “Se martedì battiamo la Spagna, potremmo beccare l’Inghilterra a Wembley in finale.”
“Sai che bello se vinciamo un Europeo così. Con la Regina che deve dare la Coppa a Insigne e quello …..signò site na stampa e na figura co mammà ….ma li fate gli struffoli voi’?” Usciamo da casa di Pietro e Silvia e ci gettiamo nel centro di Latina, invaso di macchine clacsonanti con il tricolore che esce dai finestrini. Passano due ragazzi sul monopattino che urlano “dajeeee”. Uno che manco conoscono gli replica “e daje”. Solo chi è di queste parti può capire che dietro quello scambio di “daje” c’è un mondo interno. E’ come se si fossero parlati per tre ore. Tutti cantano “Notti Magiche”. Era l’inno dei Mondiali del 1990 che si giocarono nel Belpaese.
Me lo ricordo bene quell’inno e mai avrei pensato di sentire ragazzi nati dopo il Duemila cantarlo a
squarciagola. Però ci voleva tutto questo. Ci voleva, dopo un anno di paura ed isolamento. Un anno di distanziamento sociale (che brutta parola). La gioia non è mai un male e nemmeno lo stare insieme in modo un po' scemo, perché l’uomo è animale sociale come diceva Aristotele, oltre che tifoso come diceva Aristoteles (citazione cinematografica per pochi).
Malgrado tutto, la vita continua fortunatamente. Speriamo continuino pure le notti magiche per almeno altri dieci giorni. Anche perché abbiamo un dovere verso gli amici inglesi. Dobbiamo fargli completare la Brexit. Ho la sensazione che se finale con loro sarà, l’Italia avrà tanti tifosi in giro per il Vecchio Continente e le notti magiche saranno notti europee.
Davide FacilePenna