Intorno al bianco

Intorno al bianco

27 Luglio 2021 0 Di Lidano Grassucci
Qualunque espressione si usi per esaltare una bellezza, essa non fa mai l’impressione che produce la vista della bellezza stessa
Mille e una notte

 

Arrivai a Tunisi dal mare ed io non viaggio molto per antica pigrizia contadini, per le radici che mettono i contadini, radici che spiegano la loro paura del mare. Arrivai dal mare, non certo con fatica. Poi, in fondo, era solo un salto da una sponda all’altra, un salto in un mare…

Di differenze. Lì tutto era bianco, ma bianco. Anche da noi ci sono paesi bianchi davanti al mare, ma li era un bianco che non dava solo la faccia al mare, ma la schiena al deserto, alla sabbia ad una distesa di materia prima per arditi contadini.

Bianco che è l’unico non colore, che ogni colore manda via, e non come il nero che li ruba tutti.

Mandando via i colori “abbaglia”, salta agli occhi, fa la ruota come il pavone. Bianco, già bianco

Immaginai quella città come bisognosa di bianco, come una donna che si immacolava nel bianco. Prendeva tessuti leggeri li metteva su un corpo che aveva curato attento il sole, che non indossava alcun altro. Tessuto con trama e ordito, pelle con il suo respiro. Come sacerdotesse dell’Olimpo, come… questo Mediterraneo così bianco sul blu.

A tus atardeceres rojos
se acostumbraron mis ojos
como el recodo al camino…
Soy cantor, soy embustero,
me gusta el juego y el vino,
Tengo alma de marinero…
¿Qué le voy a hacer, si yo
nací en el Mediterráneo?
Ai tuoi rossi tramonti
sono abituati i miei occhi
come le curve alla strada.
Sono un cantore, un mentitore,
mi piace il gioco e il vino,
ho un’anima da marinaio.
Cosa posso farci, se io
sono nato nel Mediterraneo?
Qui bianca vestale che copre scoprendo la pelle che ha raccontato al sole, isole di questo mare fatto a ponte, questo mare che chiama, che brama.
Bianca come una città, sono strade le braccia, le gambe e volta la testa i capelli in volo. Bianca che resta questa pagina da scrivere. Sorriso di malinconia come un minareto.
C’è la storia di una donna, Shahrazàd, che per mille e una notte incanta un cuore di sangue e vince ogni terrore salvando mille una ragazza di questo mondo per tutte le ragazze del mondo. Bianca immacolata come sacerdotessa che non accoglie alcun colore per essere la sua luce, unica e sola. Luce candida ma rigata di malizia infinita. Il mare dove il bianco si pecchia nell’onda sottostante è un mare impressionante, di bellezza impressionante.
Nella foto: Shahrazàd e Aladino