Luigi Biondi il primo tassista di Littoria

Luigi Biondi il primo tassista di Littoria

24 Ottobre 2021 0 Di Emilio Andreoli

Mi hanno sempre incuriosito i taxi a Latina, forse perché sono abituato e vederli sfrecciare più che altro nelle grandi città e nei film dove si prendono al volo, alzando solo un dito. A Latina le uniche fermate dei taxi sono in Piazza del Popolo e alla stazione di Latina Scalo. Se però poi andiamo ad analizzare, siamo la seconda città del Lazio e numericamente superiamo molte città del nord, come Novara, Vicenza, Udine, Mantova… spesso ci sottovalutiamo. Ma partiamo da Littoria appena nata che aveva bisogno di tutti i servizi. Ho già raccontato di alcune prime attività, ma ce ne sono ancora tante altre da raccontare. Passando per la piazza e guardando i taxi fermi mi è venuto in mente di scoprire chi fosse stato il primo tassista di Littoria, dopo neanche un’ora ho avuto il nome, Luigi Biondi.

 

Latina e le sue storie”, potrebbe essere questo il titolo del libro che vorrei pubblicare prima della fine dell’anno. Magari, di tutte queste storie farne una collana perché iniziano a essere davvero tante e non potrebbero essere contenute in un solo libro.  È da oltre due anni che ogni santa domenica vi propino i miei racconti, che poi sono anche i vostri, perché la storia della nostra città è di tutti e conoscendola magari si rafforza la comunità a cui apparteniamo. Questo è il mio umile intento, quello di far amare Latina, soprattutto ai giovani,  attraverso le sue storie.

Alcune sono state complicate da scovare e raccontare, ma in questa ho avuto la strada spianata grazie ad un amico. Ma partiamo dall’inizio. Qualche settimana fa mi trovavo a passeggiare in Piazza del Popolo e, come quando ero bambino, ho visto i taxi fermi ad aspettare l’arrivo di qualche chiamata o di qualche passeggero. Sono sempre stato curioso di capire chi a Latina avesse bisogno di prendere un taxi. A prescindere da questa mia banale curiosità ne è sorta un’altra, sicuramente più interessante, la curiosità di sapere chi fosse stato il primo tassista della città.

Ho mandato un messaggio al mio amico Roberto Montefusco, ormai tassista in pensione da qualche anno, e nel giro di un’ora ho avuto il nome che cercavo, Luigi Biondi. Allegato al messaggio anche il numero e il nome del nipote che pochi giorni fa ho incontrato per aggiungere questo altro tassello della nostra città. Qualcuno si domanderà del perché utilizzo i due nomi, Littoria/Latina, lo faccio per dovere storico. Fino al 1945 la città si è chiamata Littoria e poi, dopo la guerra, ribattezzata Latina. Ma veniamo a Luigi Biondi il tassinaro, come dicono a Roma.

Carta di identità di Luigi Biondi, il tassista di Littoria

Luigi Biondi da macellaio a tassista

Luigi Biondi nasce a Nereto in provincia di Teramo il 23 settembre del 1896. La sua è una famiglia numerosa, i suoi fratelli più grandi si sono trasferiti a Porto San Giorgio dove hanno aperto alcune macellerie. Lui segue le loro orme e va a lavorare con loro e dopo qualche anno apre una macelleria tutta sua. Nel frattempo si sposa con una ragazza di Foligno, Genoveffa Moretti, da cui avrà undici figli, otto maschi e tre femmine. I primi nove nasceranno tra Foligno e Porto San Giorgio, gli ultimi due a Littoria.

Siamo negli anni trenta, Luigi oltre a lavorare coltiva l’hobby della caccia e uno dei suoi più cari amici, con cui condivide questa passione, è un prefetto. Proprio mentre sono a caccia l’amico gli confida che a breve sarà trasferito in una nuova città che è stata appena fondata. La città si chiama Littoria e presto diventerà capoluogo. Stanno per terminare il Palazzo del Governo dove lui si dovrà trasferire. Inizia così l’opera di persuasione da parte del suo amico Antonio, che diventerà il primo prefetto in quella nuova città. Luigi gli promette che ci penserà e andrà con l’automobile a vederla di persona.

Così un bel giorno decide di partire con Dante, il più grande dei suoi figli, ma quando arrivano non trovano neanche un posto per dormire e quindi passano la notte in macchina. A Luigi basta poco per valutare il futuro di quella città e dei suoi undici rampolli, ma non ha nessuna intenzione di aprire una macelleria. Possiede alcune automobili e i primi figli hanno già la patente. Capisce al volo che lì le persone hanno bisogno di spostarsi, andare a Roma, alla stazione di Littoria (oggi Latina Scalo) o semplicemente per i borghi più lontani, non facilmente raggiungibili con la bicicletta. Bene, la decisione è presa. Torna a Porto San Giorgio e mette in vendita tutti i suoi beni tranne le automobili che gli serviranno per quella nuova avventura.

Il 18 dicembre 1934 Littoria diventa capoluogo di provincia e viene inaugurato il Palazzo del Governo (oggi la Prefettura) dove l’amico di Luigi, Antonio La Pera, assume la carica di prefetto. Luigi si trasferisce inizialmente da solo, e comincia a lavorare da subito. Non ha un attimo di tregua, è l’unico tassista della città. Di automobili ne circolano ben poche, i suoi nuovi clienti sono ingegneri, geometri, politici, militari, cittadini comuni, addirittura i carcerati accompagnati dai poliziotti. Riesce a trovare casa nella palazzina proprio accanto alla prefettura (sopra il bar Jolly) e così fa arrivare finalmente il resto della sua famiglia. Ormai quella sarà definitivamente la sua città.

I figli patentati li mette immediatamente al lavoro, Luigi, Dante, Antonio, Dario e Glauco. Sono solo le sue macchine che girano e gli affari vanno a gonfie vele e così costruisce una palazzina di due piani di fronte al Consorzio di Bonifica in Corso Principe Umberto (oggi Corso Matteotti). Acquista anche un piccolo terreno adiacente dove costruirà una rimessa per custodire e fare manutenzioni alle sue automobili. Inizia poi la guerra e uno dei suoi figli purtroppo non tornerà. Guido è imbarcato su una nave che affonderà dopo un combattimento.

Permesso di circolazione per Luigi Biondi, anche durante gli allarmi aerei

Durante il periodo bellico Luigi continua a lavorare, ha un permesso speciale di circolazione anche durante gli allarmi aerei per raggiungere il suo posto di lavoro. Nel dopoguerra, dopo che ha sistemato tutti i suoi figli si gode la meritata pensione, chiacchierando in piazza e al Bar Poeta con i suoi tanti amici, non disdegnando, di tanto in tanto, un passaggio nel suo garage per controllare che tutto sia in ordine. Luigi muore nel 1982 all’età di ottantasei anni.

1975 quattro tassisti storici di Latina in una cena conviviale. Da sx Cencio Catuzzi, Francesco Prato, Checco Prosperi e Dario Biondi figlio di Luigi. Foto di Robero Montefusco

I ricordi di Carlo Biondi nipote di Luigi

Incontro Carlo Biondi in un bar del centro, di vista ci conosciamo da una vita. Mi dice che conosceva bene mio papà e già questo è un punto a suo favore. Tira fuori un po’ di documenti di nonno Luigi e inizia a raccontare:

Mio nonno ha servito un po’ tutti i pionieri della città, imprenditori, avvocati e professionisti in genere. Ricordo D’Ercole,  Porfiri, l’avvocato Zeppieri… Era entrato anche in amicizia con molti di loro, li portava ovunque. Alcuni avvocati li accompagnava a fare cause in tutta Italia. Io lo ricordo molto elegante, sempre con il papillon e con il sigaro in bocca, metteva quasi soggezione. Ebbe l’opportunità di fare affari d’oro, ma lui non era un imprenditore d’assalto e quando gli proponevano dei terreni, diceva che non era interessato a comprare ranocchie, con il senno del poi sarebbe diventato ricchissimo. Però è stato un grande organizzatore. L’uniche distrazione che si concedeva erano le vacanze alle terme di Montecatini con mia nonna, o con il figlio più grande”

Chi fu l’ultimo della famiglia a fare il tassista?

 L’ultimo che calcò la scena in Piazza del Popolo fu Dario, mio padre. Io e i miei zii preferimmo essere NCC, che sarebbe noleggio con conducente. Facevamo gli aeroporti e lunghe tratte

Toglimi una curiosità, ma chi prendeva il taxi a Latina?

 In molti, soprattutto quando arrivarono le industrie negli anni cinquanta con la Cassa del Mezzogiorno. I dirigenti andavano e venivano in continuazione, furono anni d’oro. Oggi invece ci sono altri mezzi, come il car sharing, e per i tassisti è diventato tutto più complicato

Fermata taxi in Piazza del Popolo a Latina

Quando vi capiterà di passare in Piazza del Popolo provate a immaginare gli anni trenta, l’Albergo Littoria e quel taxi in attesa di passeggeri… chiudete gli occhi e avvertirete ancora il rombo del suo motore, e allora la storia vi sembrerà speciale, come quella di Luigi Biondi, il primo tassista di Littoria. Ringrazio Roberto Montefusco per le informazioni e Mauro Corbi per il nome del primo prefetto di Littoria.