Latina-Palos de la Frontera: storia di un gemellaggio dimenticato

Latina-Palos de la Frontera: storia di un gemellaggio dimenticato

24 Aprile 2022 1 Di Emilio Andreoli

Il gemellaggio tra due città è un legame simbolico, ma è anche un incontro reale che favorisce le relazioni umane tra gli abitanti, con la possibilità di intrecciare relazioni culturali ed economiche. A volte nasce tra città molto lontane, ma legate in qualche modo dalle origini o da altri punti in comune. Da alcuni cartelli d’ingresso della nostra città sappiamo che Latina è gemellata con Palos de la Frontera, una piccola cittadina spagnola, ma di grande rilevanza storica. Da lì partì Cristoforo Colombo, con le sue caravelle, per scoprire nuove terre. Allora mi sono chiesto cosa avesse a che fare Latina con Palos e perché ora è tutto dimenticato. L’idea del gemellaggio venne in mente a Renato Di Pofi, un dipendente comunale, mio caro amico. L’ho incontrato e mi sono fatto raccontare come si realizzò quel gemellaggio.

A Latina le attività belle e interessanti, non so perché, finiscono nel dimenticatoio o addirittura si interrompono. Non fanno in tempo a divenire “tradizioni” che svaniscono nel nulla cosmico. Immagino su tutte il “Premio Tascabile” che per diversi anni attirò centinaia di scrittori da tutto il territorio nazionale e internazionale. Ora che ho approfondito la storia del gemellaggio tra Latina e Palos de la Frontera, mi rendo conto che anche questa opportunità è andata perduta. Per farle riprendere vita basterebbe solo un po’ di volontà, ma la nostra è una città strana, difficile da interpretare.

I tempi che corriamo non sono dei migliori e i gemellaggi tra le città, secondo me, aiutano a rendere più uniti e solidali i popoli. Scambi economici, di cultura, di turismo, di studio: il gemellaggio offre tante opportunità, basta saperle cogliere. Tra Latina e Palos tutto nacque da un dipendente comunale, Renato Di Pofi, che conosco da oltre quarant’anni. Erano i primi anni ottanta, frequentavamo lo stesso negozio di abbigliamento e tra noi nacque una sincera amicizia. Lui, a quei tempi, era un appassionato radioamatore e proprio quella passione lo portò, qualche anno dopo, a Palos de la Frontera.

Renato di Pofi e l’idea del gemellaggio

Renato Di Pofi nasce a Latina il 19 agosto 1945, dopo le elementari e le medie si iscrive all’istituto tecnico per geometri “Vittorio Veneto”, ma gli studi non li porta a termine. Trova lavoro all’Indart e poi da Onorati elettroforniture. Nel 1968 vince un concorso per un posto da vigile urbano a Cisterna e dopo un secondo concorso vinto, riesce ad entrare nei vigili di Latina. Successivamente entra nella segreteria del sindaco Nino Corona per poi girare vari uffici comunali. Il suo percorso lavorativo lo termina come responsabile dell’ufficio decentramento del comune di Latina.

L’idea del gemellaggio con Palos della Frontera nasce nel lontano 1989, quando partecipa a un campionato mondiale per radioamatori organizzato dall’amministrazione di Huelva, comune spagnolo situato nella comunità autonoma dell’Andalusia. Il campionato lo vince e viene invitato a Palos per ritirare il premio che gli viene consegnato direttamente dalla sindaca Pilar Pulgar. Il mondiale si svolgerà per cinque anni consecutivi e Renato arriverà sempre primo. Nasce così l’amicizia tra lui e i componenti dell’amministrazione di Palos, in particolare con la sindaca che lo ha preso a benvolere.

I premi vinti da Renato Di Pofi nelle edizioni del campionato mondiale Radioamatori svolto a Palos de la Frontera

Renato si innamora della Spagna, specialmente dell’Andalusia, e impara perfettamente lo spagnolo. Nel 1991 deve andare a ritirare il solito premio, ma viene a sapere che la sindaca Pilar non ci sarà, e allora decide di non presenziare alla cerimonia e di farsi un giro per il sud della Spagna. In realtà la sindaca riesce a liberarsi dagli impegni e un amico avvisa Renato che fa di tutto per arrivare in tempo. La sindaca lo sgrida per poi perdonarlo. In quell’occasione le propone un gemellaggio con la città di Latina. La prima cittadina di Palos rimane entusiasta di quella proposta. Ovviamente Renato dovrà parlarne prima con il suo sindaco.

Renato di Pofi e la sindaca di Palos de la Frontera Pilar Pulgar

Quando torna a Latina, racconta al sindaco Delio Redi del colloquio avuto a Palos. L’iniziativa è accolta con favore dal primo cittadino. Così Renato entrerà a far parte  della prima delegazione di Latina formata dall’avvocato Giuseppe Cadarini, l’architetto Luigi Guidi e il dottor Pasquale Mancini. Avviene così il primo contatto tra le due amministrazioni. Poi in Italia arriva il terremoto politico con “mani pulite” e tutto si ferma.

Nel 1993 viene eletto sindaco di Latina Ajmone Finestra e Renato lo mette al corrente di quell’idea che gli sta tanto a cuore. Anche il nuovo sindaco è entusiasta e incarica il vice segretario generale, Alessandro Novaga, di coordinare i lavori per il gemellaggio che Renato sta portando avanti.

È la fine del 1994, quando la sindaca di Palos lo chiama per dirgli che il gemellaggio deve avvenire entro e non oltre il 15 marzo del 1995. Lei è stata eletta deputata e quindi lascerà la carica di prima cittadina, altrimenti potrebbe slittare tutto o addirittura, con la nuova amministrazione, non farsi più nulla. Renato allora avvisa il sindaco Finestra che accelera la fase burocratica del gemellaggio.

Palos de la Frontera: Il sindaco di Latina Ajmone Finestra con la sindaca Pilar Pulgar e a dx Renato Di Pofi, il giorno della celebrazione del gemellaggio in terra spagnola

Il 15 marzo del 1995 una folta rappresentanza, partita da Latina e capitanata dal sindaco Ajmone Finestra, accompagnato da vari consiglieri di maggioranza e opposizione, compreso alcuni imprenditori e presidenti di varie associazioni di categoria, arriva a Palos de la Frontera. Dopo aver visitato i luoghi più rappresentativi della cittadina spagnola, i rappresentanti della città pontina entrano nel municipio di Palos. Con una solenne cerimonia, la sindaca Pilar Pulgar ratifica la prima fase del gemellaggio. Dopo la cerimonia, alla presenza dei due sindaci, in una via di Palos viene scoperta la targa Calle Latina (via Latina).

Latina 7 maggio 1996
Intitolazione di Largo Palos de la Frontera

Un anno dopo sarà il sindaco di Latina Ajmone Finestra a ricevere, insieme ai consiglieri comunali, la delegazione di Palos per concludere l’iter del gemellaggio. Il nuovo sindaco della cittadina andalusa è Carmelo Romero. Dopo la visita di rito della città viene svolta la cerimonia solenne nel nostro municipio. Come solenne è anche l’intitolazione del piazzale retrostante il palazzo dell’Intendenza di Finanza di Piazza del Popolo, che si chiamerà Largo Palos de la Frontera. Per concludere due sindaci verranno accolti il giorno dopo, a Roma, dal Santo Padre Giovanni Paolo II, per la benedizione del gemellaggio.

Papa Giovanni Paolo II benedice il gemellaggio tra Latina e Palos de la Frontera, davanti ai sindaci Ajmone Finestra e Carmelo Romero

L’incontro con Renato Di Pofi

Per ragioni di salute Renato non esce quasi più, e quindi mi accoglie con la moglie Pinuccia nella sua bella casa. Le foto attaccate alle pareti del salone raccontano ampiamente quel gemellaggio, di cui va molto fiero. Su delle mensole, i premi vinti a Palos nei cinque concorsi di radioamatore.

Renato, come mai l’idea del gemellaggio con Palos de la Frontera e cosa accomuna le due città?

Latina non aveva nessun gemellaggio e mi sembrava interessante aprire delle relazioni con una cittadina importante, per ragioni storiche, come Palos. Cristoforo Colombo è partito da lì per scoprire le terre nuove che poi sono diventate l’America, dove sono sorte nuove città. Poi Palos è molto simile a Latina come clima, tra l’altro si trova a quattro chilometri dal mare quasi come noi

Concretamente cosa ha portato il gemellaggio?

Diciamo che era partito bene, c’era stato uno scambio di visite tra i ragazzi delle scuole medie. L’ultima volta venne proprio il sindaco Carmelo Romero ad accompagnarli. Poi avremmo dovuto essere noi ad andare da loro, ma questo non è mai avvenuto. Mi è dispiaciuto moltissimo, perché il gemellaggio con Palos lo sento come una mia creatura. E poi si sono perse tante opportunità soprattutto per i nostri ragazzi, ed è un vero peccato. Inoltre è anche questione di affetto, il mio cuore batte per Latina quanto per Palos da cui ho avuto sicuramente più riconoscenza

So che sei ancora in contatto con diverse persone di Palos, vero?

 Sì, sono ancora in contatto con tante persone. In questi giorni avrei dovuto essere lì, perché il 23 aprile è San Giorgio martire, la festa patronale. Con l’occasione consegneranno delle onorificenze per meriti a persone e associazioni. Io sarò tra le persone premiate. Riceverò una medaglia d’oro che avrebbero dovuto già consegnarmi nel 2020, poi la pandemia ha causato il rinvio a quest’anno. Anche se non sarò presente fisicamente, mi collegherò in video per ringraziare del conferimento di questa alta onorificenza e sarà un po’ come essere lì a Palos, insieme a tanti amici

Ma se la nostra amministrazione decidesse di ridare vita al gemellaggio, tu saresti disponibile a fare da tramite?

Sarei disponibile e felicissimo. Considera che il sindaco di Palos, ora anche deputato, è sempre Carmelo Romero, e io sono ancora l’ambasciatore di Palos a Latina. Inoltre sono delegato, in Italia, della Real Sociedad Colombina Onobense di Huelva

La chiacchierata si conclude e Renato si commuove. La visita di un amico fa sempre piacere, soprattutto se si tirano fuori i ricordi belli e indelebili della vita passata.

23 aprile 2022
Renato Di Pofi in collegamento video da Latina con Palos de la Frontera, riceve la medaglia d’oro per meriti verso la cittadina spagnola

Latina, oltre a Palos de la Frontera, è gemellata dal 2009 con Farroupilha, una cittadina brasiliana, e anche con Nova Gorica, città slovena confinante con l’Italia. Sinceramente di questi ultimi due gemellaggi non ero a conoscenza. Però mi domando a cosa possano servire i gemellaggi se poi li mettiamo solo sui cartelli stradali o in una bacheca, come fossero solo un cimelio?! Spero che qualcuno della nostra amministrazione mi legga… a Palos basterebbe solo una telefonata e Renato di Pofi la farebbe molto volentieri.

Nella foto di copertina la cerimonia solenne nel municipio di Latina avvenuta il 7 maggio 1996