I professionisti dell’acqua pubblica e il bisogno di dare la gestione dell’acqua ai preti

I professionisti dell’acqua pubblica e il bisogno di dare la gestione dell’acqua ai preti

4 Luglio 2022 0 Di Lidano Grassucci

PREMESSA

Ho scritto un articolo sulla tariffa idrica, facevo di conto rilevando che l’aumento dell’8% della tariffa vuol dir poco se non si definisce la tariffa di partenza: se la tariffa è 10 euro, l’aumento sarà di 0,8 in valore assoluto, se è di 1 sarà di 0,08. Ho fatto di conto e ricordato che l’acqua (minerale e non potabile) la paghiamo 6000 volte di più dell’acqua potabile che ci arriva in casa (senza trasporto e senza plastica, senza rifiuti collaterali). HO notato anche che da quando c’è il gestore Acqualatina il mare è pulito e, finalmente, i 13 depuratori funzionano. Ci ho messo dentro l’aumento del costo energia.

Acqualatina vende l’acqua potabile, a casa 0,00236 euro al litro. con un aumento dell’8%  il prezzo cresce di 0,0001888 euro.

GLI ACQUAGRATUITI TANTO L’ACQUA E’ DI TUTTI

Numeri e opinioni, ecco l’attacco dell’esercito degli “acquigratuiti” quelli che “il problema è sempre un altro”, quelli che tu che dici queste cose “non capisci un cazzo”. Per loro la colpa è la dispersione, l’acqua che si perde, sono la mancanza di investimenti, e quelli che non pagano. Naturalmente chi fa di conto come me è al servizio di qualche potere forte, ha il cugino impiegato in acqualatina, un lontano zio che faceva l’acquarolo. Ma nessuno può accusare loro di essere venduti alle aziende di acqua frizzante, a multinazionali dell’imbottigliamento, servi della Ferrarelle. Sospetto un possibile finanziamento anche di quelli che vendono l’acqua micellare (che non ho capito cosa significhi, ma trovo figa metterla nel pezzo). In genere chi protesta per l’acqua troppo cara beve solo Perrier (io preferisco la San Pellegrino), dice di parlare in nome del popolo e il popolo ogni volta che vota si preoccupa dei 22 euro che deve pagare per ogni pieno di benzina, dell’aumento del prezzo del metano del 250% rispetto ai 10 l’anno di acqua.

DIAMOLA AI PRETI

Ma l’acqua è pubblica e si sa le cose pubbliche non valgono, sono pretese. I privati poi sono demonio. Io ho una idea: se i privati lucrano, lo Stato bara perché sono tutti corrotti, facciamo una cosa: diamo la gestione dell’acqua ai monaci, ai preti, al Vescovo.  Sì a Santa Romana Chiesa così l’acqua che è dono di Dio si pagherà con le orazioni, le buone azioni, i pellegrinaggi, la devozione. Senza “stagnaro” ma per “miracolo” giungerà l’acqua.

Quando i lavoratori dell’acqua verranno pagati con la medesima moneta, l’energia pure certo saremo tutti morti di sete ma santi nella grazia di Dio (seppur un poco sporchi). La cosa si può estendere per pagare il metano basta cambiare il padrenostro cattolico con quello ortodosso tanto, pare che il padre sia lo stesso.

E la dispersione? E’ la decima che chiede il Signore.

Buonanotte popolo, di gratuito a sto mondo non c’è neanche la vita perchè costa tempo.

PS: come mi disse Lilli Catuzzi: “Tuo nonno Zu Lillo era gl’omo più cocciardo degli munno”. I so gli nipote

Nella foto: acqua Regina a Monticchio, basta andarla a prendere