La Befana coinvolta nelle trattative per riportare a scuola i bambini di Al Karama
7 Gennaio 2023Qualcuno assicura che il 9 gennaio i bambini di Al Karama, il campo rom che è andato a fuoco il 2 luglio scorso, torneranno a scuola e se questa cosa è vera forse è il caso di finirla qui e godersi il lieto fine.
Rimane il fatto che da settembre a scuola ci sono andati per una settimana. Calcolando che le scuole sono aperte dal 13 settembre, i ragazzini hanno saltato tre mesi. Di didattica, di occasioni, di tutto, tre mesi negati nell’indifferenza generale. No, non è esattamente indifferenza generale. Direi che non gliene frega un cazzo a nessuno, rende meglio.
Per dovere di cronaca: a qualche anima bella interessa e ci va a titolo di volontariato a fare qualcosa ma rimane il fatto, indiscutibile, che da settembre quei bambini non vanno a scuola.
L’indignazione espressa dal presidente della provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, questo voleva manifestare. È stato chiaro dicendo che era deluso da Latina come comunità. In mezzo ci ha messo pure il terzo settore e la Chiesa cattolica. Da quel moto di indignazione è scaturito un altrettanto moto di indignazione del terzo settore che ha inviato un indignatissimo comunicato stampa dichiarandosi indignato per l’indignazione nei suoi confronti. Si è indignata anche la Chiesa.
Mi riesce difficile capire perché il percorso scolastico di un gruppo di bambini debba essere demandato alla carità.
C’è un problema, pare, di trasporti. Ci credo. L’intero sistema di trasporti di Latina è vergognoso, figuriamoci se va a brillare per portare a scuola un gruppo di ragazzini rom.
Rom. Perché il problema vero sta lì. Che se sono zingari possono non andare a scuola. Non interviene nessuno.
Apprendo, da un post su Facebook, quindi da prendere come si prendono le cose su Facebook, che l’assistente sociale avrebbe riferito alla Befana che il 9 si torna a scuola. Per me va bene così. Va benissimo che se ne occupi la Befana o Bat Man o Harry Potter, l’importante che qualcuno se ne occupi.
Quanto all’assistente sociale ci credo che abbia preferito parlare con la Befana che con altri.
Non c’è una destra o una sinistra o qualsiasi altra cosa e quindi non c’è neanche l’opposizione. C’è il Commissario. Nessuno strilla e certi argomenti, buoni per rompere i coglioni in consiglio comunale, in un clima generale di campagna elettorale non tornano comodi a nessuno.
Una ventina di bimbi rom che tornano a scuola non portano voti, casomai li tolgono.
Vedremo la mattina del 9 gennaio come andrà a finire.