Sandro Micheli e la sua tv SL48

Sandro Micheli e la sua tv SL48

5 Febbraio 2023 1 Di Emilio Andreoli

Erano gli anni settanta e il monopolio della tv di Stato stava per terminare. Renzo Villa, editore e conduttore televisivo del nord, si battè fortemente per la libertà della televisione. Tra le primissime tv private, nate in Italia, c’era pure Telelazio che trasmetteva da Latina. L’idea venne al giornalista Maurizio Grandi. Il suo modo di fare informazione fu rivoluzionario. Poi nacquero altre emittenti e ognuna propose format originali. Trasmissioni fatte in casa, con pochi mezzi, ma che al pubblico piacevano molto. Una di queste tv ancora resiste, si chiama SL48 e svolge, dal 1985, un ruolo sociale importante, soprattutto per gli anziani. Il programma più seguito è: “Si balla con SL48”. L’idea venne al poliedrico Sandro Micheli, che fondò prima la radio e poi la Tv.

Gli anni settanta furono caratterizzati dalla creatività. La nascita delle tv locali private, iniziarono a fare concorrenza alla tv di Stato. Le trasmissioni della Rai, fino ad allora, erano avvenute solo su due canali, per di più in bianco e nero. Ripensandoci mi sento preistorico. Oggi siamo sovraccaricati di programmi televisivi, tra quelli in chiaro e quelli a pagamento se ne contano circa trecentocinquanta. Una delle frasi più celebri di quel tempo fu di Andy Warhol: “Più che fare, conta comunicare” e aveva ragione. Una nuova era si stava facendo strada: l’era della comunicazione.

Certo gli anni settanta non furono solo  rose e fiori. Le lotte politiche, le stragi e il terrorismo chiusero in malo modo la fine di quel decennio. Tornando alla nostra storia, in quegli anni ricordo Telelazio, la prima tv privata di Latina e il suo mitico conduttore del telegiornale, il giornalista Maurizio Grandi. Lui parlava dei problemi dei cittadini e gli dava voce. Il suo modo di fare informazione fece scuola, ma non solo nella nostra zona. Dopo Telelazio, nel 1978, nacque anche Telemontegiove che trasmetteva da Terracina.

A memoria, ricordo che negli anni ottanta, da Doganella, Ennio Sarracino iniziò a trasmettere l’immagine satellitare del meteo. Quel canale televisivo lo chiamò Tele Etere. Sempre nello stesso periodo, o forse anche prima, Sandro Micheli inventò SL48 con pochissimi mezzi. Dalla sua, mise tanta fantasia e capacità. Ed è proprio di lui che voglio raccontarvi, perché è un vero personaggio. I suoi programmi hanno sempre messo in primo piano la socialità, uno di questi è: Si balla con SL48. Programmi spesso derisi dagli pseudo intellettuali di casa nostra.

Ballo di gruppo su SL48

Facendo zapping con il telecomando, credo che tutti noi, almeno una volta, ci siamo soffermati per qualche minuto su quei signori che ballano il liscio o i balli di gruppo. Programma ideato da Sandro Micheli e che ancora oggi viene trasmesso su SL48. Nel 1990, mio padre aveva appena aperto un nuovo negozio dalle parti di via Isonzo, fu il primo a capire che facendo pubblicità su quell’emittente, avrebbe potuto acquisire tanti nuovi clienti dai paesi e dalle nostre campagne. Così sponsorizzò il programma di intrattenimento “Stamo n’zieme” in onda ogni venerdì sera. Ed ebbe ragione, come sempre.

Sandro Micheli il tuttofare di SL48

Sandro Micheli nasce a Pontinia il 9 aprile del 1946. I suoi genitori, Luigi e Luigia, sono originari di Sezze. La sua famiglia è una delle poche che accetta di scendere in pianura, dopo la bonifica, e andare ad abitare in un podere dell’Opera Nazionale Combattenti a Pontinia sulla strada migliara 48. Da giovanissimo impara a suonare la fisarmonica. In seguito imparerà a suonare la batteria e la chitarra. Le superiori le frequenta a Latina nell’Istituto Professionale. Dopo tre anni consegue il diploma, che non ritirerà mai. Per la testa ha altre idee. Suona nei matrimoni e nelle varie cerimonie, ma anche nelle concimaie che vengono pulite due volte l’anno.

Sandro Micheli con la sua chitarra

L’indipendenza economica la raggiunge già in giovane età. Sin da bambino, oltre la musica, ha un’altra passione, quella per i cavalli. È un ottimo fantino e fa concorsi ippici in tutta Italia, si confronta con i più forti. Tra questi il più famoso è Raimondo D’Inzeo. Vincerà diverse coppe e medaglie. Porrà fine alla carriera ippica, quando Patrizia, la sua unica sorella, molto più giovane di lui, si ammalerà di un brutto male. Fa un voto alla Santissima Trinità: giura che se guarirà venderà il suo cavallo e il ricavato lo darà in beneficienza all’istituto degli orfanelli di Pontinia. Il miracolo avviene e Sandro manterrà il giuramento.

Sandro Micheli da giovane a cavallo senza sella, come un vero buttero

In una convalescenza, quando è militare, incontra Laura che già conosce da ragazzina. È figlia di emiliani e abita anche lei in una delle migliare, poco distante da casa sua. Dopo essersi sposati, Sandro apre un negozio di elettrodomestici a Pontinia, ma è un lavoro che non gli piace. Allora compra un pezzo di terra sulla strada dove è nato, e costruisce casa con annesso un capannone. Lì inizierà a vendere ceramiche. Ma la musica ce l’ha nel sangue, soprattutto quella romagnola.

Sandro Micheli con sua moglie Laura

Nel 1982 rileva Radio Costa Tirrena, di Pontinia, che chiamerà SL48. Dopo tre anni, nel 1985, fonda la sua televisione con lo stesso nome. L’acronimo sta per Sandro e Laura. Il 48 è il numero della migliara dove è nato e ha la sua attività. Quella Tv è la sua creatura e rispecchia le molteplici capacità di Sandro. Addirittura si inventa un personaggio e un dialetto tutto suo, inoltre è l’ideatore delle pubblicità e dei programmi televisivi. I più famosi sono stati Il Canzoniere: un quiz per indovinare le canzoni. Stamo n’zieme: programma di intrattenimento con tanto di pubblico e performance canore. Si balla con SL48, dove i protagonisti sono le persone che ballano il liscio e balli di gruppo.

Sono passati quasi quarant’anni e quest’ultimo è ancora in onda… da record.

Sandro Micheli nei panni di uno dei suoi personaggi

L’incontro con Sandro Micheli

Ho voluto incontrare Sandro Micheli perché non riesco proprio a staccarmi dal passato. Spesso inseguo le tracce che portano a mio padre e mi sono tornati alla mente i venerdì sera trascorsi a SL48, quando sponsorizzavamo il programma in diretta negli anni novanta. Mi è bastato un giro di telefonate per rintracciarlo. E così ci siamo incontrati nel suo studio, sulla migliara 48. Non ci vedevamo da una quindicina di anni, ma la stima è sempre la stessa quando hai di fronte una persona perbene. Purtroppo la moglie Laura è venuta a mancare nel 2014. La ricordo con grande affetto per la sua educazione e gentilezza.

Sandro e Laura festeggiano l’anniversario di SL48

Sandro, come stai?

“Bene, a parte qualche acciacco dovuto all’età”

Quando ho saputo di Laura sono rimasto molto dispiaciuto, ti va di raccontare la vostra storia?

“Frequentavo il professionale e due miei compagni di scuola se le davano sempre di santa ragione. Litigavano per una ragazzetta di tredici anni. Un giorno, incuriosito, ho chiesto di farmela vedere. Era magrissima, con due gambette che sembravano stecchini. Poi la rividi qualche anno dopo, a una festa, e la invitai a ballare un lento. Mentre ballavamo tentai di stringerla più forte, ma lei non volle. Poi partii per il militare e quando tornai, per una convalescenza, la incrociai al mercato di Pontinia. Mi venne incontro con il sorriso. Chiese se potevo riparargli una radio. Il giorno dopo ci mettemmo insieme”

Il negozio di ceramiche non lo hai più?

“Lo chiudemmo alla fine degli anni novanta. Poi ci siamo dedicati solo alla televisione”

 Come ti è venuto in mente di realizzare il programma delle persone che ballano?

“Dopo aver aperto SL48, ripresi a suonare con il gruppo: i Sai e non Sai. Ci esibivamo alla Bestiola del Bosco. Un grande locale sulla migliara 49, verso Sabaudia. Poteva contenere oltre duemila persone. La pista da ballo si riempiva, ma la massa di gente restava a guardare. Questa cosa l’avevo notata, pure da giovane, quando facevo i matrimoni. Ducento persone a guardare e i pochi audaci a ballare. Quindi ho pensato che sarebbe piaciuto anche a chi stava seduto comodamente sulla poltrona di casa. Il programma ebbe subito grande successo”

Ora continui a suonare?

Non suono più, ma faccio il dj. Ho diminuito anche le serate. Prima erano sette su sette e a volte otto su sette.  Adesso solo due la settimana, perché non reggerei più quel ritmo. Vorrei precisare che Sl48 non è solo ballo. Facciamo programmi sportivi, telegiornali e altro ancora”

Chi ti aiuta?

“Mio figlio Luigi, tecnicamente un pilastro per SL48, e le mie figlie, Sonia e Alessandra”

E la tua inseparabile e bravissima presentatrice Maria Rita?

Maria Rita fa l’avvocato già da diversi anni. Ora è anche assessore alla cultura nel comune di Pontinia

Come è cambiato lo scenario delle tv private?

“La situazione è sempre più dura. Con l’avvento del digitale terrestre sono cambiate molte cose. Noi siamo agganciati alla Rai, a cui paghiamo l’affitto, ma con il canale che ci hanno riservato, il bacino di utenza, si è ridotto notevolmente a causa del segnale basso. A Roma, in cui andavamo molto forte, in tante zone non ci vedono più. Presto dovremo prendere una decisione, e potrebbe anche essere drastica”

Il dj Sandro Micheli

Ritengo più istruttivo guardare i signori e le signore che ballano, piuttosto che i talk show di ultima generazione, dove si grida e non si capisce niente… Spero di cuore che SL48 prosegua con le sue trasmissioni.