Il caso Altomare e il diritto della difesa di Cardillo Cupo

Il caso Altomare e il diritto della difesa di Cardillo Cupo

6 Marzo 2024 0 Di Fatto a Latina

Sono garantista, lo sono fino al midollo perchè penso che anche gli orchi sono stati bimbi e i bimbi non possono essere orchi. Siamo erranti e io non giudico mai perchè non sono migliore rispetto ad alcuno e quindi credo che l’errore non abbia esclusive fuori di me. Il mio problema, da socialista, non è la forza, il rigore dello Stato ma la garanzia per i cittadini e i limiti dello Stato. Limitare i poteri dello Stato è la ragione della mia scelta politica e culturale da quando eroi bimbo: nel libro Cuore mi piacevano le ragioni di Franti. Lo Stato ha sua ha il monopolio della forza e può fare una cosa che neanche Domine Iddio può: limitare la libertà, quindi va limitato.

Tra l’accusa e la difesa sto sempre con la difesa, mi piacciono gli angeli custodi e non il Dio vendicatore, mi piacciono gli avvocati difensori meno gli accusatori. Sto con Galileo e non con Bellarmino. Quindi pubblico la lettera dell’avvocato Cardillo Cupo sulla vicenda di Natan Altomare perché la difesa ha diritto di parola oltre ogni accusa. Cosi la penso a costo di contraddirmi e se lo faccio lo rivendico perchè sono e resto umano. Un paese è civile quando l’accusa e la difesa competono per la verità nei diritti di ciascuno mi mette paura un paese in cui l’accusa è l’unica verità.

Lidano Grassucci

 

LA LETTERA

Ci sono stati anni in cui, a Latina, Nathan Altomare è passato dall’essere un affermato manager ad essere un delinquente abituale, colpito da informative investigative e sospettato per qualsiasi tipologia di delitto che accadesse nel capoluogo pontino. Dopo quasi dieci anni di faticosa difesa contro i mulini a vento del sospetto nelle varie sedi giudiziarie tutti i procedimenti si sono chiusi con annullamenti del Riesame, archiviazioni, assoluzioni e ingiuste detenzioni. Nel mezzo tanta sofferenza umana, familiare, sociale e professionale, con bocconi amari da ingoiare quotidianamente e con il grande cruccio di non comprendere cosa e chi avesse generato questa tempesta perfetta in un bicchiere d’acqua. Un imprenditore per sottrarsi ai suoi doveri economici? Una ripercussione di natura Politica? Una vicenda personale? In questi anni ho raccolto migliaia di volte queste domande da parte del mio assistito – in un rapporto diventato presto da professionale a personale con sincera stima ed amicizia, e spesso gli ho liquidati come sfoghi personali. Oggi, però, dopo aver appreso da alcuni mezzi di informazione che nelle carte del “killeraggio” dell’inchiesta di Perugia é uscito anche il nome di Natan Altomare tra le vittime degli accessi abusivi, quelle domande assumono tutt’altro valore che semplici sfoghi personali ed è per questo che ho colto con grande entusiasmo la volontà di Natan di interessarmi per andare in fondo a questa vicenda, perché oggi quelli che sembravano sfoghi personali assumono tutto un altro significato. Chi ha commissionato gli accessi abusivi a carico di Altomare? In che anni? E per quale motivo? E che uso é stato fatto delle informazioni personali? Oggi il tempo degli sfoghi deve lasciare spazio alle risposte, ragione per cui su incarico dello stesso seguirò con grande attenzione questa vicenda e al momento del processo saremo presenti come parte civile e pretenderemo delle risposte a quelle domande che sono in sospeso da troppo, troppo, tempo.

Avv. Pasquale Cardillo Cupo