Il ministro (ex) e la consigliera

Il ministro (ex) e la consigliera

7 Settembre 2024 0 Di Lidano Grassucci
Non voglio entrare nel merito della vicenda di un ministro e di una consigliera che tanto impegna i giornali e il paese ed è arrivata alle dimissioni dello stesso ministro. I modi in cui le persone si incontrano sono mille e mille. Manco sui sentimenti si possono dire cose per la natura stessa della loro bellezza, ma credo che si possa parlare di tempi dove le cose diventano sempre di tutti e tutti cercano l’utile. Questo è un tempo dove siamo schiacciati dai fini.
 Esiste, invece, una dimensione della vita che ha come radice l’inutile. A cosa serve il firmamento stellato? Anche al buio pesto il cielo sarebbe il nostro “tetto”. A che serve vivere sé presto dovremo partire? A che serve il viaggio se devi tornare? Sono tutte cose che non servono, non hanno utilità, eppure sono il sale di vivere.
 Il ministro forse ha sognato, lei, la consigliera, forse lo ha segnato ma lo ha sentito umano anche solo per un poco? Se loro lo hanno sentito o lo sentono vero questo incontro, sarebbe bello comunque degno di essere vissuto.
Ma se dentro c’è solo l’utile, il fine, i calcoli. Se c’è pesante la domanda ” c’è torna conto?”. Allora tutto si farebbe tutto opaco, si farebbe dipinto di brutto.
Non ci sono errori in questo caso, non ci sono reati, ma solo il farsi brutto di una cosa che dovrebbe essere bella. Come un diamante opaco, come una terra infeconda, come la paura terribile di essere se stessi e ci si fa mostri. Sarebbe una storia di mostri di ambizioni e mostri di presunzioni.
 Nella vita ci può capitare di tutto e farsi meraviglia è da illusi, ma si può scegliere tra bello e brutto e il primo ti toglie il respiro, il secondo ti presenta il conto, ti fa mediocre.
Cosa spero per ministro (ex) e consigliera? Che si siano innamorati, perché se lo avessero fatto ora piangerebbero nella bellezza di essere stati vivi, altrimenti? Sono destinati a vivere senza poter mai pareggiare i conti, a vivere mediocre, tra verifica del conto in banca, del numero dei titoli in prima pagina, non avendo mai saputo cosa è essere umani e conoscere un bacio vero. Una povertà senza eguali.