Italo, un Super-Pontino al voto per il Presidente Americano

Italo, un Super-Pontino al voto per il Presidente Americano

5 Novembre 2024 0 Di Davide FacilePenna

 

Conosco Italo Tempera da talmente tanto tempo che manco mi ricordo più quanto. Saranno almeno trent’anni. E’ sempre stato il più pontino di tutti noi amici. Quello più felice di esserlo e quello che meglio conosceva e capiva Latina. La sua numerosa famiglia da parte di madre e padre sta tutta qui. Siccome la vita è strana ed ha senso dell’umorismo, ha riservato a lui il destino di andarsene a vivere, quasi vent’anni fa, dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti d’America. Non che gli sia andata male eh? Vive a Philadelphia, la città di Rocky Balboa. Per chi non lo sapesse, vi confermo che c’è davvero la scalinata della famosa corsa del film. Sulla parte più alta ci hanno messo una statua che celebra la scena. Quando io Andrea siamo andati a trovare il Dottor Tempera abbiamo pure replicato la corsa di Stallone con alzata di braccia finale. Lui nel frattempo è diventato un importante docente e ricercatore del Wistar Institute dove studia e scopre cose incredibili, come i target per la prevenzione e la cura dei tumori allo stomaco. Non contento ha pure spostato l’americanissima Jennifer con la quale ha messo al mondo ben due pargoli. Italo segue sempre con attenzione le modeste vicende politiche nostrane, ma essendo diventato uno yankee di diritto ormai vota stabilmente li. Lo ha fatto, ovvio, anche per queste chiacchierate e temute presidenziali. Ha votato per Kamala Harris come Presidente. In realtà mi ha spiegato che non è proprio che si voti direttamente il Presidente. Si votano i grandi elettori, cioè quelli che i partiti indicano per votare effettivamente il Presidente. Si è votato anche per Senato e Congresso. Italo ha scelto per il Senato per un certo Bob Casey che da noi sarebbe quasi un centrista e per il Congresso (quella che è più o meno la nostra Camera dei Deputati) Madeleine Dean che invece è più progressista. Abbastanza chiaro che abbia preso parte per i Democratici e che non gradisca molto Donaldone Trump. Dice che sarà un’elezione molto tirata ma alla fine dovrebbe prevalere, anche se per poco, forse due grandi elettori, la Harris. Vedremo se sarà così anche perché, da quello che mi ha detto, questi Stati Uniti sono molto diversi da come ce li immaginiamo noi Europei. Noi pensiamo siano più o meno costituti solo da New York, Los Angeles, Miami e il Texas. In realtà più che una Nazione è un grande continente di mille Nazioni, diversissime tra loro. I confini ideologici tra le fazioni politiche vanno presi con molta prudenza, perché non è che siano così tanto sovrapponibili alle nostre sinistre e destre. Ho la sensazione che gli stessi americani tra loro non si capiscano molto. Figurarsi se possiamo capirli noi. Mi ha pure mandato la sua scheda elettorale, ancora non votata ovviamente, dove ho scoperto che in realtà di candidati allo Studio Ovale ce ne sono anche altri due, uno dei Verdi e uno del Partito Libertario.

Ps Forse quando il Direttore pubblicherà questo scritto sapremo se Italo c’ha preso col suo voto o se dobbiamo preparagli una exit strategy di ritorno. Ah no. Qui non è che starebbe meglio politicamente