Aprilia commissariata, quella scelta che non mi piace

Il governo ha commissariato il Comune di Aprilia, per 18 mesi. La ragione? Infiltrazioni della malavita organizzata e quindi incapacità della comunità ad autogovernarsi a avere anticorpi al male. Non amo i commissari, amo, visceralmente, il Popolo sovrano restando amante della Repubblica Romana che non accettava il commissariamento manco dai preti che in fatti di virtù avevano come principale Dio. Commissariare Aprilia è come commissariare Milano rispetto all’Italia. Abbiamo teste da Roma che, per 18 mesi, governeranno l’ esistente in una città che sta già a domani. Quindi dico la mia: vanno presi i malfattori non va bloccata la comunità come se fosse un bimbo da mettere in punizione. 18 mesi, piu’ i lunghi mesi del primo commissariamento sono tanti. Aprilia ha gli anticorpi civili per autogovernarsi, ha una etica comunitaria come ogni città italiana e esprimo il mio dissenso qui a pagare non sono i malfattori ma l’ autostima di una grande città. Il peggior sindaco resta meglio del miglior commissario, altrimenti le dittature che commissariano i popoli sarebbero meglio delle democrazie, eppure i paesi al mondo dove si vive meglio e più allungo sono quelli democratici. Sarà un caso.