Coppa Baffetto: Latina vintage su due ruote

Coppa Baffetto: Latina vintage su due ruote

13 Maggio 2019 0 Di Antonella Andriollo

Mauro Bologni, ideatore di Coppa Baffetto, ama la bici e fa sogni vestiti di tweed: nasce con lui l’evento latinense più vintage delle due ruote. Una pedalata in stile anni ’20 e ’50, in sella a bici riesumate dalle cantine dei nonni, arrugginite e che gridano un poco prima di frenare.

Per Coppa Baffetto però si fanno chiccose pure loro: tornano lucenti e funzionanti, nei cestini mazzi di tulipani che odorano di letizia. Il completino in tessuto tecnico del ciclista moderno è bandito.

Alla Coppa Baffetto ci vai con l’abito segnato dal tempo, lo cerchi nel mercatino del martedì, fai un colpo di telefono alla zia della zia ” Che mi presti un tuo vecchio foulard? “. Quelle non buttavano via mai niente, nei loro armadi ci trovi di sicuro l’outfit perfetto per partecipare alla Coppa Baffetto. Trucco e parrucco per l’era del 4.0 è più semplice da mettere in pratica.

Un giro su Google “pettinature anni 30“, lacca, due mollettine, un po’ di boccoli, rossetto rosso di Kiko’,  cappellino con il velo e piumette che fanno il solletico al naso. Hai tutto, sei pronto: sei un baffettino.

coppa baffetto

 

Barba o baffo? Baffetto.

La Coppa Baffetto non è nata già chic, si è evoluta e perfezionata nel corso delle sue quattro edizioni. Mauro Bologni incontra il simbolo della manifestazione vintage da Astolfi Bike, punto di ritrovo dei ciclisti, lo stesso di Bruno Onorati, in arte Baffetto. Lui, un ciclista vecchio stampo, sulla canna della bici ci ha passato un bel po’ dei suoi anni, vincendo anche tante gare. Passano gli anni e Bruno porta sempre meno trofei a casa. Gli amici lo scherniscono in continuazione, il loro gioco preferito. Bruno ci sta.

Baffe’. L’unico modo che hai per vincere una coppa, è inventarti una gara per te.

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Mauro Bologni, l’ideatore della Coppa Baffetto

Da una battuta di Mauro Bologni, alla realizzazione della sua visione. Una illuminazione tanto veloce ad arrivare quanto lunga nella memoria degli eventi vintage di Latina. Nasce la Coppa Baffetto, che non ha nulla della competitività delle tipiche gare del Baffo, anche se i premi ci sono, ricercati, ricchi e vintage pure quelli.

Nella primavera del 2014, a Baffetto, vestito tutto di bianco come un boss, spetta la grande apertura della prima edizione. Qui ancora non c’era l’attenzione al dettaglio, all’abito d’epoca. I 151  partecipanti, giunti anche dalla capitale romana, si sfidano in una caccia al “ristoro”, pedalano per 4 ore in città e al lido, scovano in che attività commerciale è nascosto il loro premio da gustare.

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I baffettini, per le vie della città

Dai gelati da Leo, alla pasta e ceci contadinotta offerta dai ristoratori, i baffettini concludono la pedalata in allegria, pure grazie ai 100 litri di vino. Mauro ci crede, non è un sogno. È il suo successo. Un’idea folle quanto virale. E Incontra Anita Piovesan.

Il Baffetto si fa chic

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La Coppa Baffetto e i suoi ospiti vintage

Mauro Bologni è carico, ormai è partito. Racconta aneddoti di questi anni manco fosse la scorsa settimana. E’ il cuore che parla, non Mauro. Non è un fiume, è un torrente in piena.

Mauro Bologni sconvolge l’idea di gara, ribalta l’idea di premio, appiattisce la slealtà che annusi nelle competitive. Chi partecipa alla Coppa Baffetto non può perdere: ha già vinto partecipando. Riparte con Anita alla progettazione di un nuovo evento per lo stresso anno, in autunno. La Coppa Baffetto si fa ricca di abiti chic d’epoca: ecco la ” Chic edition”.

In 200 tra ciclisti professionisti, ciclisti della domenica, e ciclisti solo per quel giorno (e uno anche in culla), sfilano in sella su e giù per via della Libertà, fino alla tenuta Ganci che diventa cornice di un luogo d’altri tempi, immortalata dagli scatti di Carla Garofalo. In 200 avranno telefonato alla zia della zia, che evidentemente avra’ dispensato vecchi foulard a tutti, perchè quel giorno, non c’era un solo baffettino a non essere in tema.

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Il Baffetto cartonato, per il giochi dell’ “acchiappa il Baffetto”

Molti i bimbi, del tutto a loro agio in quegli abiti a quadretti alla naftalina e quelle bici senza ammortizzatore. Con le loro famiglia, appaiono come cartoline d’epoca in una tranquilla domenica pomeriggio, stendono il plaid, giocano al “Tiro al Baffetto” e “Acchiappa il baffetto”. Il povero Baffo? Quello è felice: quanta inattesa popolarità.

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I bimbi, durante la premiazione della Coppa Baffetto

Spazzacamini e Baffo dell’anno

Coppa Baffetto torna sempre più acclamata nell’ottobre del 2015, insieme alla collaborazione oltre che di Anita, anche di Antonella Tomei. Con Antonella, il salto di qualità. I baffettini sono oltre 300, donne uomini e bambini in abiti curati nei minimi dettagli, frutto di precise ricerche ( sempre negli armadi della zia della zia ). La vince uno spazzacamino quell’anno. Sottolinea Mauro:

Conta più l’atteggiamento che l’abbigliamento. Baffettino sei dentro.

Talmente fuori tema quello spazzacamino con l’essere chic, ma sceso così bene nel mood di quegli anni. Tutto pareva perfetto: pure la fuliggine che s’era ficcato ovunque, spalmata in viso.

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La sfida dei 50 sprint, tutta al femminile

Zompa un anno, e Coppa Baffetto torna a far parlare di lei nel 2017. Stesse regole: tieni a casa la divisa fluo della tua squadra, calati negli anni ’30 e vieni a pedalare in graziella fino al centro in città. I 199 partecipanti, portano con se anche coperta a quadrettoni e cestino in vimini da pic nic.,  cibi schietti e sinceri, come i salami, pane e frittate e la torta di mele avvolta nel canovaccio.

I baffettini si scambiano da plaid in plaid le loro prelibatezze che sanno di anni ’50 ma cotte nel forno ultramoderno, in un sottofondo chiacchericcio allegro, colorato da musica swing. I premi ci sono sempre per ogni categoria, pure per chi ha realizzato il pic nic più curato.

Mauro non si perde un attimo del suo evento, sta sempre con quel megafono in mano. Ci sono i giochi per i bimbi da seguire, le sfide per i grandi da iniziare: i 50 metri sprint e la prova di equilibrio in bici. Quella del 2017 la vince Ezio, metà romano metà dei nostri borghi: il suo, il più bel baffo. Ovvio, dopo quello di Baffetto. Quella del 2017, l’ultima edizione di Coppa Baffetto.

Il ritorno di Coppa Baffetto

Non fosse stato un successo, nessun baffettino avrebbe usato tutti i mezzi di comunicazione che ha a disposizione per chiedere a Mauro ” Quest’anno si fa Coppa Baffetto?”. Forse non li hanno usati proprio tutti. E siccome sono stata una baffettina anche io, uso questo, come mezzo di comunicazione.

Mauro, quest’anno si fa Coppa Baffetto?