Volare libere: Rocca Massima dice NO alla violenza sulle donne

Volare libere: Rocca Massima dice NO alla violenza sulle donne

13 Maggio 2019 0 Di Luca Cianfoni

Volare libere: NO alla violenza sulle donne è la manifestazione che sabato 11 maggio si è svolta a Rocca Massima. L’evento organizzato dall’associazione Chi dice Donna, giunto alla terza edizione, ha visto una numerosa partecipazione da parte di numerose associazioni del territorio e da pate dei comuni di Albano, Aprilia, Cori, Rocca Massima e Velletri.

violenza-sulle-donne

Volare libere, la locandina dell’evento.

Le associazioni e i cittadini si sono radunati in Largo Secondo Marini e hanno sfilato attraverso il paese fino ad arrivare al Belvedere di Rocca Massima, dove ad attendere il corteo c’era l’artista italiano Francesco Guadagnolo. Lo scultore siciliano, nella splendida cornice del panorama pontino, ha parlato della propria scultura che ricorda Isabella Morra, poetessa italiana del 1500, prima segregata nel castello di famiglia e poi uccisa dai fratelli perché sospettata di una relazione amorosa con un nobile locale.

“Le due esili braccia auree di Isabella sono protese idealmente e spiritualmente verso l’alto in segno d’invocazione; sostengono il suo cranio candido, simbolo di purezza. Le braccia tese escono dalla Madre Terra come dire “eccomi sono riapparsa” con il suo teschio gravato di rabbia e pathos. Ѐ come fosse un’apparizione della stessa Isabella, che ci osserva come se volesse ancora parlare e declamare, attraverso la poesia, tutto il suo dolore esistenziale e invoca rivalsa”.

violenza-sulle-donne

L’opera dedicata a Isabella Morra sul Belvedere di Rocca Massima.

Isabella Morra, storia vecchia?

La storia di Isabella, poetessa di oltre 500 anni fa, sembra appartenere solo al nostro passato, ma purtroppo non è così. La vicenda della nobildonna italiana riporta alla mente i numerosi casi di violenza sulle donne che purtroppo riempiono le cronache dei nostri giornali. Annamaria Angiello, una delle animatrici dell’evento, ripercorrendo la manifestazione dice:

«Affissi alle colonne davanti al Belvedere, c’erano i nastri rossi contenenti nome e cognome delle donne uccise e in neretto la parentela dell’omicida. “è stata uccisa dal marito, dal compagno, dal fidanzato, dal padre, dall’ex marito, dal figlio”. Si rabbrividisce nel pensare che una persona così vicina possa ogni tre giorni arrivare a commettere un crimine così grave».

Contrasto alla violenza sulle donne, c’è ancora molto da fare

L’obiettivo della manifestazione era quello di sensibilizzare la popolazione del territorio sul tema della violenza sulle donne, ancora sentito poco importante dai cittadini e a volte anche dalle istituzioni.

“Si è vissuto un momento di aggregazione molto sentito e partecipato nonostante le diversità di opinioni politiche e dei gruppi rappresentati. Toccando il cuore della questione tutti hanno indicato l’esigenza di cambiare un retaggio culturale che ci si continua a trascinare dietro”.

Le parole di Annamaria Angiello esprimono la felicità della buona riuscita della manifestazione, soprattutto perché il messaggio è stato lanciato a gran voce: basta alla violenza contro le donne.

violenza-sulle-donne

L’artista siciliano Franesco Guadagnolo con l’opera dedicata a Isabella Morra.

Gli spazi vuoti

Gli spazi vuoti lasciati dalle istituzioni vengono colmati in questo momento dalle associazioni come Chi dice Donna di Giulianello, diventata un punto di incontro e di confronto per tutte le donne del territorio.

Deborah Foschi, assistente sociale ed operatrice del centro antiviolenza Donne al Centro di Aprilia vive coltivando un sogno:

«Che una donna possa tornare ad essere serena, appagata e fiduciosa nel prossimo».

Cinzia Vaccarini, rappresentante del Comitato Donne Operate al Seno, ripone grandi speranze nella forza e nell’orgoglio delle persone di dedicarsi e di donarsi agli altri,

“Perché sono convinta che la solidarietà ha il forte potere di spezzare le catene dell’omertà, dell’egoismo e del formalismo. Sono convinta che l’amore vero è quello che avvicina e rompe i muri trasformando la diversità in una ricchezza per tutti”.

Il Presidente di Acliterra Latina, Agostino Mastrogiacomo infine sottolinea:

“Tante violenze e morti sono il risultato anche del nostro silenzio, del nostro lasciar correre, del nostro non impicciarci, di questa cultura del “farsi gli affari propri” che non va bene e va cambiata”. 

violenza-sulle-donne
Uno dei momenti della manifestazione Volare Libere.

Gli interventi

E poi ancora sono intervenuti la giovanissima Marta Tomei dell’associazione Il Granello di Senape, con la lettura della poesia di Nana Akosua Hanson “Lasciami godere di me stessa”, Gianmarco Gasperini, Presidente del Consiglio Comunale Giovani di Albano, la dottoressa Emilia Ciorra di FareRete Onlus di Aprilia, lo psicologo Yuri D’Arcangelis,  Sabrina Pistilli, delegata alle pari opportunità del comune di Cori, Sara Solinas, presidentessa della commissioni pari opportunità assieme alla collega del consiglio comunale di Velletri Vega Giorgi e gli scout CNGEI del gruppo Velletri-Giulianello.

L’impegno

Infine un impegno concreto nella lotta alla violenza sulle donne: è stata consegnata ai presenti e nelle mani del sindaco di Rocca Massima Angelo Tomei, la Carta dei Diritti della Bambina che verrà sottoscritta prontamente dall’amministrazione comunale.

Libertà. Libertà di essere donna, di vivere una vita normale, di non essere trattata diversamente in quanto donna, di essere rispettata in quanto persona. Questo è ciò che si rivendica oggi, questo è ciò che nel ancora 2019 non si riesce ad assicurare alle nostre mamme, sorelle, figlie e amiche.

Ohhh, lasciami godere di me stessa!

Lasciami danzare

Lasciami ridere

Tra la chiave di violino e la chiave di basso della mia esistenza

Le melodie del mio cuore

Per poi sprofondare nei tamburi della vita

La mia vita

Far vibrare la radiosità ai Poteri Superiori

E sentire l’universo… in me

In Me

In Me!

Ed essere di nuovo bella

Lasciami essere

Lasciami vivere

Lasciami sentire

Lasciami

Lasciami godere di me stessa.

Lasciami godere me stessa [Let Me Enjoy Me, Nana Akosua Hanson]