Reddito di cittadinanza, a Latina 10 mila domande per 30 navigator

Reddito di cittadinanza, a Latina 10 mila domande per 30 navigator

17 Giugno 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Ben 10 mila richieste di reddito di cittadinanza a Latina. Se a gestirle è l’INPS, un altro compito importante spetta ai “navigator”. Il bando è uscito lo scorso aprile, l’8 maggio sono scadute le presentazioni delle candidature, non rimane che espletare il concorso per scegliere le persone che con un contratto a tempo determinato (fino al 2021) accompagneranno i disoccupati a reinserirsi nel mondo del lavoro.

Ma la mole di lavoro che spetta a coloro che andranno a ricoprire questo ruolo non è trascurabile: ciascuno di loro in Provincia di Latina dovrà occuparsi di 345 domande di reddito di cittadinanza.

Lo rileva la Cisl del Lazio che ha fatto i conti. Spiega il segretario Enrico Coppetelli:

“Il ruolo dei navigator è cruciale per la buona riuscita di una misura quale il reddito di cittadinanza ma il numero delle persone che dovranno prendere in carico fa tremare i polsi. Secondo i parametri distributivi della nostra Regione, i nostri futuri 273 navigator dovranno gestire oltre 93mila richieste di RDC (dati INPS del 30 aprile 2019). Significa che ogni singolo navigator dovrà prendere in carico, mediamente, 340 domande. Questo nella media, ma i dati provinciali aprono scenari diversi”.

Reddito di cittadinanza, Latina e le altre province

Dati alla mano, questa è la situazione relativa alle richieste di reddito di cittadinanza nel Lazio:

  • Frosinone, 9.973 domande e 21 navigator, ognuno dovrà gestire 474,90 persone;
  • Viterbo, 5.470 domande e 15 navigator, un navigator ogni 364,66 persone;
  • Latina, 10.371 domande e 30 navigator, quindi 345,7 persone ognuno);
  • Roma, 63.985 domande e 195 navigator, quindi 328,13 persone a testa;
  • Rieti, 2.889 domande e12 navigator hanno ‘solo’ 240,75 persone a testa.

Il segretario della Cisl conclude:

“Per tutti, comunque, ci chiediamo: come faranno a gestire questa mole di lavoro? Con quali strumenti? E che tipo di lavori potranno trovare in un tessuto economico regionale asfittico e in stagnazione come quello laziale?”

E a questa domanda sarà interessante trovare come dare una risposta.