Lo stabilimento Janssen di Latina replicato in Cina
2 Luglio 2019Quando si dice “un modello da imitare”: è il caso dello stabilimento Janssen di Latina, replicato a Xian, capoluogo della provincia di Shaanxi, nella Cina Centrale.
L’azienda farmaceutica ha riportato qui integralmente pianta, tecnologie, fornotori, macchine e magazzino del sito di Latina. A riportarlo è Il Sole 24 Ore.
Segno che lo stabilimento di Latina di proprietà della multinazionale Johnson & Johnson ha voluto esportare uno dei siti considerati tra i più avanzati per la produzione. E per questo è stato clonato in Cina.
Il sito è nato quattro anni fa, da pochi giorni è diventato pienamente operativo con la produzione dei primi lotti commerciali: capsule, compresse e bustine effervescenti.
Stando alle dichiarazioni di Pietro Santoro, Head of HR Supply Chain and R&D Italy e riportate dal quotidiano di Confindustria, il sito potrebbe produrre per tutta l’Asia. Il tutto in un certo senso made in Italy, anzi made in Latina.
“Dall’Italia è stata importata non solo l’innovazione e, dunque, macchine e automazione, ma anche processi e flussi che regolano tutta la complessa struttura generale”.
Lo stabilimento Janssen di Latina è considerata un’eccellenza anche grazie alla recente introduzione del continiuous manifacturing che ha velocizzato i tempi di produzione riducendo i costi. Un modello questo che per il momento non sarà esportato in Cina, come ha spiegato lo stesso Santoro.
Ma il continiuous manifacturing è tra le ragioni che hanno portato Janssen e il suo amministratore delegato Massimo Scaccabarozzi a far crescere in modo esponenziale il fatturato.
Il sito clonato in Cina non minaccia affatto il sito di Latina, anzi. L’azienda continua ad investire anche a Latina e a garantire occupazione stabile.
Anche perché lo stabilimento di Latina ha ottenuto il via libera per poter commercializzare i suoi prodotti in Giappone e al momento il sito cinese non può coprire interamente tutto il mercato asiatico.