Cocco bello e la cantilena sulle spiagge di Latina

Cocco bello e la cantilena sulle spiagge di Latina

11 Luglio 2019 0 Di Antonella Andriollo

“Cocco bello, cocco fresco!” è la cantilena che si infila tra gli ombrelloni e fa avanti e indietro per le spiagge di Latina. Il bello, canticchiato in filastrocca accompagnato dal fischietto, resta in testa per un poco, un tormentone estivo.

Fa caldo e il venditore ambulante appare come il cacio sui maccheroni. Esattamente quando la sete e l’arsura si fanno sentire, quando dalla borsa frigo hai spiluccato già tutto, finito anche il cocomero.

Cocco bello e comodo

Proprio non hai voglia di raggiungere il chioschetto dello stabilimento per ordinare una macedonia refrigerata regolarmente a 4°C, sigillata ed etichettata, con data di scadenza in grassetto. Al chioschetto esposto in bella mostra l’attestato HACCP, sconosciuto all’ambulante. Il venditore si avvicina, con quella cantilena da mercato del martedì.

“Cocco bello, cocco fresco!”

Cocco bello a spasso nel secchiello

Abbronzatissimo, è un po’ meno bello del frutto nel secchiello. Sorregge da un lato un secchio di plastica, dall’altro una tanica piena di acqua. Ricorda poco i paesi tropicali da cui proviene, sarà di Caserta o giù di lì. È ad un passo da te. Hai caldo e sete. Ti fai poche domande, attestati e requisiti igienico sanitari vanno in secondo piano, lo vuoi, adesso.

“Cocco bello, cocco fresco!”

Rianimazione in acque sante

Nemmeno la fatica di chiamarlo e il venditore già ha capito che sei il suo prossimo cliente. Pesca con le pinze una fetta di cocco a due euro. Il frutto della palma se ne stava addormentato dentro a quel secchiello di plastica, cullato avanti e indietro dai passi dell’ambulante e da quella ninna nanna.

Viene rianimato con un tuffo in quell’acqua che custodisce in una tanica a parte, certamente idonea al consumo umano.

Hai il tuo frutto bello e lui i suoi due euro, li infila nel marsupio e via. Verso il prossimo avventore.

Cocco bello senza GPS e carta di identità

La tracciabilità col cocco bello scompare. Come pure l’esigenza del consumatore ad avere garanzia e trasparenza nei prodotti alimentari che consuma. E l’etichetta questa sconosciuta? Quando, dove e come è stato aperto?

Sembra non importare a nessuno. La sete e il caldo prevalgono sul rispetto delle norme igienico sanitarie.

La mancanza dei requisiti e delle condizioni necessarie per la conformità di vendita e consumo del frutto ambulante non lo mandano in crisi.

Oltre che bello è anche coraggioso, il frutto tropicale. Coraggioso come chi, fa un cenno al venditore, sgancia due euro e se lo mangia.