Latina, non mi candido a sindaco ecco il programma

Latina, non mi candido a sindaco ecco il programma

29 Luglio 2019 1 Di Lidano Grassucci

Questo è tempo in cui anche i giornalisti in politica vanno di moda: Sassoli è presidente del parlamento europeo e Toti ha fatto da apripista per le regioni sul solco di Badaloni e Marrazzo. Quindi? Visto che siamo in vista delle elezioni comunali a Latina (ci sono tra due anni, che in politica è un tiro di schioppo) pongo la mia “non candidatura”.  Naturalmente per “non candidarmi” ho bisogno di un non programma, del resto ho avuto sollecitazioni da ogni dove per fare questo non passo, ma un passetto è di dovere.

Sono sbagliato per candidarmi a Latina, mi chiamo Lidano (poi sono nazionalista) e già questo discrimina, ma la cosa l’ho presa seria ed ecco il mio “non programma”.

A Latina potrà fare ciascuno quello che gli pare, l’unico parola ammessa con “regole” è il regolo per insegnare la matematica ai bimbi.

Il piano regolatore (ha la parola regola dentro, io sono socialista e amo la rivolta non le messe)  è abolito, chiuso l’ufficio licenze.

Ciascuno può sistemarsi casa, ma tutte le case debbono essere verdi con finestre in legno.

Ci saranno solo due zone: quelle dove si coltiva e le non agricole (delimitate per sottrazione) dove “fate come ve pare, tanto so già brutte così”.

A Montello si realizzerà il più grande inceneritore del mondo, il comune avrà una royalty sui rifiuti trattati e l’azienda che lo darà dovrà farsi carico della manutenzione di tutte le scuole del comune- A Montello, Santa Maria e vincinori non si pagherà l’energia elettrica e tutti i ragazzi al 18 anni di età potranno opzionare un posto nell’opificio. I proprietari dell’impianto di termovalorizzazione avranno cura di far zampillare l’acqua in tutte le fontane. L’impianto sarà modulare e crescere quanto serve.

Tutti gli uffici comunali verranno collocati al centro della città, il principio è “il Comune al Comune”, la sede della Banca d’Italia verrà requisita e ci metteremo l’agenzia delle entrate riscossioni, così qualcuno riandrà in centro. Le scuole vanno, tutte, ricollocate nell’ambito della prima circonvallazione primo fra tutti il conservatorio.

Con provvedimento d’imperio. per l’urgenza che ha la cultura, farò  una ordinanza per riaprire il teatro. E’ reato chi impedisce la lirica e il riso, meglio insicuri che ignoranti.

Esento dall’Imu e dalla tari e da ogni altro onere, compreso il pagamento dell’acqua e della luce, i cinema e i teatri collocato nel centro storico. Nel centro storico si possono fare le feste che ritenete senza alcun permesso perché tutto è permesso, per chi cerca quiete c’è apposito spazio pubblico in via Kennedy.

Ripristino del pontile della nucleare, con passeggiata illuminata e con wi-fi, senza biglietto e gratis cerimonia per eventuali matrimoni o unioni civili lì sorte.

In consiglio comunale si potrà intervenire in italiano, in cispadano, in friulano e nel setino del centro storico.

Rivendicherà la guida del Parco Nazionale del Circeo in quanto non sindaco del comune più grande di questa istituzione con affidamento alla fondazione Caetani della gestione dell’orto botanico di Fogliano, estensibile al bosco di Sabaudia.

Pista ciclabile Latina- Latina scalo, rete di prestito di biciclette previa aratura della attuale idiota pista ciclabile (un giro tondo) del centro. Arrivi in bici in treno a Latina scalo e, senza incontrare auto, puoi andare fino al mare. La bicicletta è un mezzo di trasporto non una mostra per fighetterie.

Nella zona dei pub, fatto salve le normative sanitarie, si possono fare i pub.

Mo me fermo perché me so straccato e io sono pigro, non dimenticando che all’ex mercato annonario la gestione va affidata al preside dell’Agrario San Benedetto e alla preside dell’alberghiero di Sezze per creare il polo del genio “dello magna e il museo delle piante”. Farò, meglio non farò, pure una cosa di destra: all’opera Balilla ci rimetto la palestra, lì si curava il corpo non la mente.

I giornalisti possono non dare molto alla città, io non son pronto.