
Sezze, se le donne giustificano l’orco
15 Settembre 2019Non credevo fosse possibile, non credevo fosse possibile trovare ragione alcuna per giustificare un uomo di 50 anni che va con una ragazza di 14. Non credevo fosse nel possibile pensiero ancor di più se a sostenerlo sono donne, e ancora non credevo possibile che fosse gente della comunità dove sono nato e della cui umana cultura sono orgogliosissimo. I social media sono implacabili e dentro c’è un male profondo, un maligno ignorante che esplode, che si manifesta, che vorrebbe trovare giustificazioni a ignobili azioni.
Tralascio chi, maschio, mi ha accusato di rovinare il nome di Sezze, dirlo ad uno che si chiama Lidano di nome e Grassucci di cognome si smentisce in se, per l’orgoglio che ho di essere setino. L’unica cosa che lede il buon nome di una comunità è l’omertà, il silenzio, il far finta che non sia capitato qui.
Ma delle donne che hanno detto che lei, la ragazza di 14 anni, ha provocato, che era “puttana”, che trovava anche piacere, che lo faceva per il suo vizio, no, questo non era previsto, questo non si spiega, giustifica, non si comprende. Questo non lo tralascio. Dire che una bambina di 14 anni “lo ha scelto per mantenere i suoi vizi…………..e gli piaceva pure” è agghiacciante.
Non era previsto perché esiste un limite tra la bestia e la vita che è la cultura e la cultura ha rispetto nella linea di confine tra quello che è umano e quello che no, ha chiaro chi è l’orco.
Una bambina di 14 anni è tutelata dalla legge, ma prima è tutelata dal senso di rispetto che debbono avere tutti gli adulti per i cuccioli, e non c’è eccezione a questo. L’eccezione non è contemplata, non è possibile.
Chi lo fa sta fuori dalla sfera della civiltà, a Sezze i bambini, i mammocci, sono sacri chi fa loro del male non è nel consesso civile. Credo nella giustizia e non nella vendetta, credo nella legge e nella difesa anche di Caino per la libertà di Abele, ma il giudizio sociale resta indelebile, inequivocabile, senza dubbio alcuno, non è comportamento umano. Un uomo di 50 anni può avere una figlia, una nipote di 14, non desiderarla, non possederla. Questo è un limite insuperabile, chi difende l’orco si fa della stessa bestialità. Giustificarlo non è diritto di difesa, ma è ammettere possibile lo squallore.
Ma la ragazza, ma il buon nome di… era una bimba ed il buon nome di una comunità è la forza della sua umanità, non l’omertà della sua bestialità.
La Sezze che mi ha fatto l’uomo che sono era matria, era amorevole e rigorosa, spero si salvi dal rischio di diventare una “patrigna”, una “matrigna” e così semplicemente morire in un destino da banlieue.
Nella foto una scena di “brutti, sporchi e cattivi” di Ettore Scola
Sono d’accordo su tutto quello che hai scritto
Agghiacciante l’accaduto, ripugnante il solo pensiero che possa esistere la possibilità di giustificare, vomitevole il fatto che a farlo siano addirittura delle donne… magari delle mamme!
Agghiacciante l’accaduto, ripugnante il solo pensiero che possa esistere la possibilità di giustificare, vomitevole il fatto che a farlo siano addirittura delle donne… magari delle mamme!