Il “commissario” Durigon e la direzione del traffico

Il “commissario” Durigon e la direzione del traffico

20 Settembre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Claudio Durigon capo del partito nel Lazio, Roma è di Durigon. Durigon è il nunzio apostolico di Matteo Salvini da noi. Premetto che da vicino di casa quando vedevo Claudio Durigon in Tv a spiegare quota cento e azzittire i quota 80 non meno dei quota centoventi, mi gonfiavo il petto…. “lo conosco, lo conosco”. Era buono e quindi era il mio, ma… se devi toglierti il cappello davanti alla fortuna poi non puoi far diventare fortuna il disastro.

Mister quota cento che ha fatto tremare l’occidente non può essere vantato per aver il coordinamento della Lega tra Spinaceto e il Tufello, non può gonfiarsi il petto sulla proposta di come pulire il Linea.

Il commissario Basettoni lavorava a stretto contatto con Topolino e risolveva, con l’aiuto di Manetta, casi intrigatissimi, e considerava una onta andare a dirigere il traffico. Qui è come se il commissario dicesse ma che Topolino, il mio sogno era fare le multe per sosta vietata e Manetta (alias Matteo Adinolfi) lo hanno nominato capo dell’Interpol. E Zicchieri si prepara a guidare il commissariato.

I notisti politici hanno assunto la caratteristica dell’analisi del contingente, non hanno memoria, non hanno preveggenza: c’è stato un tempo in cui ha regnato Durigon, ed erano vacche grasse, ora Adinolfi deve far attraversare il deserto e a quota bassa. Il capo in testa, Matteo Salvini, ha determinato la rotta, ma il conto arriva ai colonnelli.