Quella eccezione normale dei Furlanetto, la Latina vera

Quella eccezione normale dei Furlanetto, la Latina vera

21 Ottobre 2019 0 Di Lidano Grassucci

110 Furlanetto, la più anziana aveva 99 anni la più piccola 2. Una storia lunga lunga, una storia così normale da essere straordinaria. E’ la storia di un riscatto, la storia di un “trasferimento” con dolore, è una speranza con coraggio.

Si sono riuniti a Borgo Sabotino dove “anche” la madonnina della rotatoria è una Furlanetto, dove il tempo ha l’orologio delle generazioni dei Furlanetto, ieri c’erano 4 generazioni, una cosa incredibile in una comunità dove non ci si conosce manco tra padre e figlio e dove i nonni sono come Mazzini e Garibaldi per i cultori di storia Patria.

La loro storia la racconta Andrea Cotticelli: “I discendenti di Erminio Furlanetto (1892-1979), che lasciò il Veneto negli anni trenta del XX secolo per prendere parte alla grande epopea della bonifica delle paludi pontine, si sono ritrovati tutti insieme a quarant’anni dalla scomparsa del loro capostipite”.

Nella foto Erminio Furlanetto e la moglie Libera Gnan 

Epopea, bonifica, ma tanta e tanta povertà in un Veneto così povero quanto oggi egoista verso la sua stessa storia.

Perché si sono riuniti? “L’occasione – spiega Cotticelli – era festeggiare la generazione più anziana della Famiglia, ovvero i tre figli di Erminio ancora viventi su un totale di tredici: Clotilde di 99 anni, Erminia di 91 anni e Benito di 89 anni che nello stesso giorno ha tagliato il traguardo dei 64 anni di matrimonio con Diana Spaliviero di 83 anni. Senza comunque dimenticare con una messa celebrata nella Parrocchia SS. Cuore di Gesù di Borgo Sabotino i fratelli e le sorelle scomparsi: Mario, Ermes, Italo, Oscar, Maria, Littoria e i quattro morti in tenerissima età”.

Nelle famiglie grandi si rispettano gli anziani, si ricordano i morti e si amano i bambini, tre cose oggi scomparse nella società istantanea, sempre senza passato, sempre senza futuro nell’egoismo presente.

Ma da dove vengono i Furlanetto?

“Da Fossalta di Portogruaro (Venezia) – continua – da lì mille anedotti da quando erano sudditi dell’impero austro-ungarico, alla partecipazione di alcuni membri alla Grande Guerra, con ben due fratelli di Erminio caduti per l’Italia unita e grande. E quindi dalla carestia nelle campagne del Veneto alla terra fertile delle ex paludi pontine con l’assegnazione del Podere n.902 di ben 30 ettari tra Borgo Sabotino e Foce Verde.”

Per finire alla storia di oggi o di un ieri recente: La dura vita nei campi, la trebbiatura, l’allevamento del bestiame, la Seconda Guerra Mondiale con l’occupazione tedesca e lo sbarco degli alleati, lo sfollamento e il ritorno, fino all’esproprio del podere sul finire degli anni ’50 per la realizzazione della centrale nucleare di Latina. A distanza di 85 anni i Furlanetto sono ancora ben radicati nel territorio e non solo, potendo vantare una lunga discendenza e una fitta rete di parentele con altre famiglie tra cui: Campanari, Croatto, Pietrangeli, Beretta, Balboni e Previato.  

Un grande saluto a Fausto Furlanetto il ministro degli esteri dei Furlanetto

Nella foto i Furlanetto negli anni ’60