Treno Dixit 24/Il Caco del maresciallo grappa del Lupo

Treno Dixit 24/Il Caco del maresciallo grappa del Lupo

21 Ottobre 2019 0 Di Lidano Grassucci

Buio, ma buio che è nero tutto. La stazione ferroviaria di Latina ha il vociare degli studenti, i dottori di domani sono allegri ragazzi oggi pieni di vita anche se è manco mattina. Il primo è il marinaio, poi in ordine il presidente, lo spagnolo e a coppia maresciallo e assessore. L’assessore stamane è particolarmente in forma e il maresciallo è in versione “economicista”. Ecco l’idea: facciamo a Latina il C.a.c.o?

Ma mo che è sto Caco, e l’assessore gira la testa a dire, questo è matto. Invece il maresciallo presenta il piano: se Oscar Farinetti si vende Eataly e mo FICO (Fabbrica Italiana COntadina) noi potremmo fare il CACO (Centro Alimentare COntadino) e l’assessore ruba l’idea “facciamola al mercato annonario in verticale, il primo mercato verticale”. Sono geniali del resto racconta l’assessore di quando il padre noto oste di borgo alla richiesta di Grappa Frattina a cui non poteva dare corso, fece diventare Frattina la Grappa del Lupo, con clienti soddisfatti con tanto di expertise degli intendidori che certificavano l’originale Frattina con l’oste che sapeva che era del Lupo. Un soccesso così grande che il ragazzo addetto al travaso da allora si chiama Lupo.

Il CACO dovrebbe avere questa genuinità, e i prodotti a chilometro negativo: il concetto di zero è superati, sono i broccoli che si tuffano direttamente nella pentola, i pomodori si passano da soli.

L’assessore è soddisfatto, il maresciallo si sente Keynes, il presidente chiede i broccoletti “mi piacciono tanto”, il marinaio commenta “che spettacolo”, e lo spagnolo traduce per gli astanti: sul treno siamo gli unici europei.

Siamo a Roma, il maresciallo ride sotto i baffi e pensa: “ma chi cazzo è sto Oscar Farinetti? Il CACO cambierà il mercato, poi lo vendiamo al Conad”