Latina, domani il presidio dei sindacati per la Roma-Latina

Latina, domani il presidio dei sindacati per la Roma-Latina

14 Novembre 2019 0 Di Luca Cianfoni

La Filca Cisl, la Fillea Cgil e la Feneal Uil, sindacati delle costruzioni delle province di Latina e Frosinone, vogliono portare all’attenzione l’iniziativa nazionale “NOI NON CI FERMIAMO – Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paeseche si terrà in 100 città italiane il 15 Novembre 2019, con tre iniziative regionali a Rieti (svincolo Miciliano) a Roma (Piazza SS. Apostoli) e Latina (Rotonda Borgo Piave).

Il presidio a Borgo Piave per la Roma-Latina

Il centro della protesta sarà proprio la rotonda di Borgo Piave, il punto di partenza di quelle che dovrebbero essere due opere fondamentali dal punto di vista logistico per il territorio: l’autostrada Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone. Da anni ormai,troppi si parla di realizzazione di queste due infrastrutture che genererebbero con la sola realizzazione circa 3000 posti di lavoro. Queste opere si sa, se fatte bene generano investimenti e quindi oltre che una spesa anche un ritorno non indifferente di investimenti sul territorio: ogni miliardo speso in edilizia genera 16000 posti di lavoro, 11000 in edilizia e 5000 nell’indotto ed una ricaduta economica in termini dei Pil di 2,3 miliardi nei settori direttamente collegati. Già nel febbraio del 2018 ci furono gli “Stati generali dell’edilizia di Latina” che raccolsero nella popolazione un grande consenso intorno alla costruzione della Roma-Latina. Le province di Latina e Frosinone negli ultimi dieci anni hanno visto dimezzare il numero generale degli addetti nel settore edile, con una perdita di lavoro stabile e regolare che ha investito la sola provincia di Latina con circa 6000 lavoratori in meno, per Frosinone all’incirca 8000 lavoratori in meno.

Le incompiute del territorio

I sindacati sono determinati e oltre alle opere che interessano principalmente la pianura pontina allargano lo sguardo anche alla provincia di Frosinone:

Non ci fermeremo alla sola autostrada, perché per noi tutti gli investimenti servono, dalla viabilità del sud Pontino da Latina a Formia, alla Statale 156 “Monti Lepini” che è in totale degrado, alla “Formia-Cassino” ormai impraticabile e tra le strade con il più alto tasso di incidenti, il completamento della Frosinone-Avezzano. Riteniamo prioritarie ed urgenti la messa in sicurezza del territorio, l’edilizia scolastica ed ospedaliera (dato che il 70% dei siti pubblici non sono a norma antisismica), l’ edilizia popolare e residenziale, tutto ciò che oggi qui nelle nostre provincie manca.

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