Racconti popolari, La Rocca è comme ‘na reggina

Racconti popolari, La Rocca è comme ‘na reggina

29 Dicembre 2019 0 Di Luca Cianfoni

Per la rubrica Racconti Popolari e Storie Dimenticate, torniamo a raccontare di Rocca Massima, il paese della provincia di Latina più alto dei monti Lepini.

Una poesia nata da una ricerca

Ancora una volta a descrivere al meglio un luogo, un posto sono i racconti popolari o meglio, in questo caso le poesie. Nel particolare, il componimento che descrive Rocca Massima, dagli abitanti chiamata comunemente la Rocca è tratto da un vecchio libro composto da ragazzi delle medie della metà degli anni ’70. In quegli anni il professore di istanza a Rocca Massima, aveva fatto raccogliere numerosissima documentazione ai propri alunni e le fonti non erano i libri, ma i loro nonni e i loro parenti. All’interno di questo lavoro, confezionato con una macchina da scrivere, sono infatti confluite le antiche storie soprattutto rocchigiane, poesie realizzate dai bambini e storie inventate dagli stessi alunni messi davanti ad alcune delle località più suggestive del paese dei monti Lepini. Una tra queste che vi proponiamo quest’oggi è una poesia scritta probabilmente da un bambino (di cui però non si sa l’identità…), che descrive con alcune parole del dialetto rocchigiano, il paese posto in cima al monte Massimo, che in questo periodo di solito era completamente ricoperto dalla neve.

Rocca Massima

La rocca è comme ‘na reggina

che domina tutte le vallate.

Daglio Boschetto se vede

la Rocca comme ‘na fortezza.

Ai villeggianti piace ‘sto paese

per l’aria pure

per il silenzio per l’onestà.

Più bella ancora

quando c’è la neve.

Jò proverbio non sbaglia:

Alla Rocca ci piove, ci fiocca

qiando è bon tempo

se la porta jo vento.

Iecco son molti contadini

che vanno a lavorà

abballe aglio Boschetto.

Se va’ agli Speruni

se sali aglio Pizzo

se vede la Pianura e ‘nsacco de paesi.

Su tutti sta la Rocca

comme un gigante

che abita su’ monti

e sogna e guarda

e ora ride

ma più spesso piagne

comme un bammoccio

ne’ giorni tristi

della nebbia.

Foto di Gianmarco Alessandroni, sul gruppo di Pro Loco Rocca Massima