Cisterna, “Dalle buche si può uscire”, si ma come?

Cisterna, “Dalle buche si può uscire”, si ma come?

25 Gennaio 2020 0 Di Luca Cianfoni

La conferenza stampa sulle buche di ieri 24 gennaio del sindaco Mauro Carturan, ha visto la presenza anche degli imprenditori cisternesi Domenico Capitani e Settimio Chiarucci, membri della Gi.Si. immobiliare, che hanno più volte ribadito la volontà di rimediare alla ferita al centro della città.

Conferenza stampa piena di politici e cittadini

Sembrava quasi che la sede del consiglio comunale si fosse spostata dal palazzo dei servizi di via Zanella, all’interno di della sala Tullio Levi Civita di Palazzo Caetani. C’erano quasi tutti gli esponenti di maggioranza per ascoltare le parole del sindaco e della società immobiliare Gi.Si. proprietaria della buca rimasta aperta proprio a fianco di piazza XIX Marzo: Di Candilo, Felicetti, Contarino, Ferraiuolo, Di Cori, Leoni, Sambucci, Iazzetta, Nardi e dell’opposizione Del Prete, Innamorato, Melchionna e Capuzzo. Ad introdurre i lavori ci ha pensato il dirigente comunale Luca De Vincenti che ha esposto la situazione della buca dell’ex cinema Luiselli, facendo una breve cronistoria. Il suo intervento ha ribadito quanto detto nell’estate, ovvero che nella parte antistante il palazzo dei servizi sorgerà una struttura totalmente pubblica, mentre nell’area posta a fianco di Piazza XIX Marzo sorgerà un’area totalmente privata.

La voce della Gi.Si. e di Carturan

Per conto della GI.SI. immobiliare sono intervenuti i partner Domenico Capitani e Settimio Chiarucci. Il primo ha informato come sia entrato a far parte dell’impresa dal 2011 condividendo l’obiettivo, comune alle varie amministrazioni succedute ma ciascuna con proposte diverse, di collaborare per affrontare e risolvere la questione. Ha dichiarato inoltre la disponibilità verso le nuove linee di indirizzo che prevedono un contenimento delle cubature e quindi dell’investimento economico che si aggirerebbe intorno ai 20milioni di euro. Per far fronte a ciò sarà necessario l’intervento delle banche così che l’accordo tra Comune e Gi.Si. sul piano asseverato sarà un nodo fondamentale.

“Io rimango disponibile al confronto, – ha detto Carturan – abbiamo previsto 2 milioni e mezzo in bilancio inserendo nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche la realizzazione dell’intervento B, quello dove sono ora i parcheggi, quale possibile garanzia bancaria. L’operazione abbastanza complessa, ma tutti abbiamo la voglia e la volontà di rimarginare questa ferita. Nel migliore dei casi, se tutto va bene, entro 6-8 mesi si potrà andare in cantiere per ricostruire il centro di Cisterna.

Buche quando partiranno i lavori? Cosa verrà fatto?

Dunque l’inizio dei lavori è proiettato per fine dell’anno in corso o l’inizio del 2021. Una cosa però ieri non è stata detta, cosa verrà costruito all’interno delle buche. I progetti, che sono ancora in fase di bozza, vengono accennati all’interno della delibera di giunta di ieri mattina, in cui viene dato l’indirizzo politico a ricominciare l’iter dei lavori. Da quanto si legge nella delibera nell’area cosiddetta “ex Cinema – Consorzio Agrario” (Intervento A) si prevede

” […] la realizzazione di un edificio privato a destinazione d’uso residenziale e commerciale comprensivo di parcheggi privati interrati di complessivi mc 27.186;

mentre nell’area che rimarrebbe pubblica si prospetta:

“[…] la realizzazione di un parcheggio pubblico su due livelli, nonché di uno spazio per attività socio culturali (sala polivalente) con accesso diretto da via San Rocco e sovrastante “esplanade” accessibile da Piazza XIX Marzo.”

Insomma un progetto che ormai non dà molte prospettive per lo sviluppo della città, ma che ha solo l’obiettivo, assolutamente legittimo ma privo di un’idea quantomeno culturale, di riempire e tappare una ferita aperta nel cuore di Cisterna da 12 anni. Si dovrà dunque dire addio al teatro di Cisterna progettato nella buca dell’ex cinema Luiselli, su cui ora invece sorgerà un complesso di appartamenti con negozi e parcheggi interrati; si dovrà dire addio a un luogo che avrebbe potuto accogliere oltre agli spettacoli teatrali anche una stagione musicale, delle proiezioni cinematografiche. Ci si dovrà accontentare di una sala polifunzionale, nella buca di fronte al palazzo comunale, di cui ancora non si sa quali saranno le “polifunzionalità”, nè tanto meno la grandezza, stretta tra i 2 piani dei parcheggi integrati. Insomma forse si sta vedendo la fine di un tunnel durato fin troppo, forse Cisterna sta uscendo dalle buche, ma la domanda forse che ci si deve porre è come se ne sta uscendo?