Bollettino ASL, dai numeri ai pensieri minuscoli
13 Marzo 2020Dieci nuovi casi positivi in provincia di Latina: il bollettino della ASL arriva puntuale, racconta l’emergenza con i numeri.
“Rispetto alla giornata di ieri, si registrano dieci nuovi casi positivi. Cinque di questi confermano il cluster di Fondi. Altri due sono pazienti residenti a Latina, uno a Terracina e Minturno mentre l’ultimo è di un residente del Comune di Roma. Solo un paziente, di questi ultimi, è ricoverato in Terapia Intensiva al Goretti”.
Inutile simulare eroismo da divano, leggendo che a Latina città sono solo due un certo senso di sollievo si prova. Che poi Latina è così decentrata che di sicuro a me non mi tocca.
Cinque a Fondi preoccupano. Fondi è un centro più piccolo. Così come nella piccola Minturno un solo caso fa tremare. Un caso anche a Terracina, mentre se l’ultimo è residente in provincia di Roma perché stava qua?
“Sulla base dei numeri appena evidenziati, i pazienti positivi attualmente in carico sono 46. 15 pazienti positivi sono gestiti in isolamento domiciliare. I pazienti ricoverati sono collocati presso lo Spallanzani (6), la Terapia Intensiva del Goretti (4) e presso l’unità di Malattie Infettive del Goretti (16) o altre unità operative del Goretti e del Dono Svizzero di Formia (5)”.
Nel complesso, se la situazione si riesce a bloccare, si può essere ottimisti. Quell’ottimismo che affiora, un pensiero velenoso e umano alla specifica “I pazienti negativizzati sono attualmente 9, dei quali 5 ancora ricoverati per altre problematiche di salute e quattro in osservazione a domicilio”. Altre problematiche, quindi si sono ammalati perché già stavano male.
Fin qui il buonumore cresce, il coronavirus è del vicino e sono affari suoi se si è fatto trovare deboluccio di fornte all’emergenza.
Poi però arriva un dato che gela un po’, e cioè che “Complessivamente, sono saliti a 1.437 le persone in isolamento domiciliare, in aggiunta ai 15 pazienti positivi precedentemente evidenziati e ai pazienti negativizzati a domicilio. Parallelamente 49 persone hanno terminato il periodo di isolamento”.
1437 persone in isolamento domiciliare inquietano. Dove stanno queste persone? Le conosco? E con chi vivono? Con qualcuno che dovrà pur uscire di casa a fare la spesa, a comprare i medicinali. Un medico dovrà pur andare a visitarli per i controlli. A quel punto che succede? Doccia con la varechina per togliere ogni possibilità contagio?
Infine la tabella:
Casi Positivi – 59
Pazienti ricoverati – 31
Negativizzati – 9
Decessi – 4
Quei 31 ricoveri e quei 4 decessi, che sono ricoveri e decessi della porta accanto pesano tanto di più dei numeri tanto più alti del nord. Che il nord è lontano, ma Fondi è vicina e Latina è tra di noi.
“In considerazione dell’esistenza di uno specifico cluster di pazienti positivi residenti nel comune di Fondi e, in parallelo, della probabilità che se ne generino di nuovi nel Comune di Latina, si raccomanda ai cittadini di queste comunità di rispettare rigorosamente le disposizioni ministeriali in materia di mobilità delle persone, cercando di evitare di uscire dal proprio domicilio se non per i motivi specificati dalle stesse disposizioni (motivi di salute, lavoro o rientro al proprio domicilio/residenza). Allo stesso modo occorre rispettare rigorosamente quanto stabilito in materia di rispetto delle distanze, lavaggio delle mani e divieto di assembramento. Si ricorda che, allo stato, l’unico modo per evitare la diffusione del contagio consiste nel ridurre all’essenziale i contatti sociali per tutta la durata dell’emergenza”.
Oggi sono andata al supermercato a fare la spesa. Una spesa da imminente scoppio di guerra atomica. Non sono abituata, metto tutto nelle buste con una certa difficoltà, ci impiego tempo, mi scuso con la cassiera: “Sa, ho cercato di prendere tutto quello che può servirmi, così non esco più”. Disarmante la risposta: “Signora, magari tutti facessero come lei. Qui si continua a fare la spesa giorno per giorno”.
Torno a casa pensando alla cassiera che deve passare ore e ore a contatto con i clienti. Basteranno una mascherina e un paio di guanti? Mi ritrovo di nuovo a pensare alla spesa a domicilio, ma pare che non sia proprio possibile.