Covid 19/ Meno moda, più mascherine. La CNA di Latina chiama in campo le aziende manufatturiere

7 Aprile 2020 0 Di Maria Corsetti

L’emergenza sanitaria chiama, Latina risponde. Con un filino di ritardo, ma risponde. Non saranno giganti della moda quelle pontine, ma nel loro piccolo tanto possono fare anche le aziende manifatturiere del territorio che hanno risposto all’appello della CNA locale che, rispondendo al progetto messo in campo da CNA Federmoda, insieme ad altri partner quali UNI, Bureau Veritas e SMI (Sistema Moda Italia), ha invitato le aziende associate del territorio a valutare l’opportunità di riconvertirsi per produrre dispositivi di protezione individuale.

Dopo la Startup TERRA MIA di Lisa Tibaldi di Santi Cosma e Damiano anche la GEMIR Confezioni s.a.s. di Marconi Maria di Priverno ha aderito al progetto di filiera messo in campo da Feder Moda per la produzione di materiale sanitario, come i dispositivi medici, o materiale ad uso della collettività.

«Tra i dispositivi realizzabili, e che incontrano una forte domanda sul mercato – spiega Antonello Testa, direttore CNA Latina – ci sono quelli sottoposti all’autorizzazione del’Istituto Superiore della Sanità per il materiale chirurgico o dell’Inail e quelli ad uso comune per la protezione individuale che non necessitano di particolari certificazioni. Al riguardo, il DL 17 marzo 2020 n. 18, il cosiddetto “Cura Italia”, ha introdotto alcune disposizioni che prevedono la possibilità per le imprese di produrre tali dispositivi accorciando i tempi e semplificando la verifica del rispetto della normativa vigente che solo per dispositivi medici non è superata e resta in vigore».