
La vignetta di De Amicis/ Dopo tutto cambierà e la scoperta della normalità
7 Aprile 2020Vero, Enzo De Amicis oggi fa girare diversamente l’universo. La terra ha la mascherina e i pianeti sono incoronati di malattia. Ci sveglieremo con il male, indelebile, dentro. Ma poi penso che conviviamo con tanto male, ma non lo contimao, penso che conviviamo con tanta solitudine, ma non la registriamo. Conviviamo con tanta povertà ma non ce ne accorgiamo.
E come non vediamo il male, se non ora che è arrivata un’onda sconosciuta, c’è tanto bene che non sappiamo. I medici con quell’aria un poco sacerdotale, le infermiere così dentro il mondo da avere amore dentro, i farmacisti che ascoltano ogni lamento, lamentandosi mai. I camionisti a cui abbiamo dato tutti gli accidenti del mondo, quando tutto era normale, per la loro fretta di andare che solo oggi, nella tragedia, riusciamo a spiegare. E la signora che parte che è notte fonda, con la Panda e dentro il mocio, e mille confezioni di “pulizia”, che neanche ci pensiamo a quella scala quasi nuova, al bagno ordinato per quanto il nostri uso era maleducato.
Come cambia il mondo, e quanto ci manca l’oste che adesso chiamano barista che ci spacciava caldo le mattine d’inverno, e fresco nei mezzogiorno assolati, che metteva le cannucce nella gassosa, il cacao sul cappucino e la sera spacciava atmosfera agli amici che chiacchierano di amori desiderati, o ai sentimenti disperati, o agli incontri appena abbozzati, con i ragazzi fuori che giocano maldestri ad essere grandi.
Cambia? Abbiamo riscoperto che c’è un mondo, che è bello il nostro mondo. Chiedo all’infermiera non se mi salverò, ma se mi guarda un poco, per farmi sentire solo quello che restiamo, umani.