Cisterna, Vicesindaco pubblica foto di Mussolini, è bufera

Cisterna, Vicesindaco pubblica foto di Mussolini, è bufera

12 Aprile 2020 0 Di Luca Cianfoni

È accaduto tutto nella giornata di ieri, il vicesindaco Vittorio Sambucci, ha pubblicato sul proprio profilo facebook una foto che raffigurava Benito Mussolini accompagnata dalla didascalia “Faccetta nera”

La vicenda del post

Il post incriminato era stato pubblicato dal vicesindaco del comune di Cisterna nel primo pomeriggio di ieri. In poco meno di un’ora, come prevedibile, il post ha generato una vera e propria bufera mediatica, obbligando l’assessore ai Lavori Pubblici, Pubblica Illuminazione, Sport e Agricoltura, a cancellarlo. Le polemiche però non si sono placate e Vittorio Sambucci si è visto costretto ad alcuni chiarimenti, sempre sulla propria pagina facebook. Scrive il vicesindaco:

In primo pomeriggio Sono stato contattato da un amico e iscritto al partito Fdi Cisterna il quale mi faceva notare che a seguito di un immagine da lui pubblicata senza aggiunta di commenti veniva nel giro di pochi minuti bloccato e oscurata la sua pagina personale .
Sollecitandomi a verificare quanto accaduto…cosa per Me assurda da credere ho fatto la medesima prova . Non essendo esperto di giurisprudenza o legge relativa ho potuto verificato quanto è vero e può essere assurdo questo mondo della comunicazione moderna. […] Bene , io non nascondo le Mie origini , la mia Vita e il pensiero o orientamento politico ; Non ho invitato o incitato nessun tipo di violenza o quanto meno offeso il pensiero altrui e. Una cosa credo di aver capito , e soprattutto dopo le ultime vicende politiche nazionali , CHE SIAMO ALLA FINE DELLA DEMOCRAZIA .

A quanto dice il Vice sindaco è stata dunque una prova per testare i social network e le limitazioni da esse applicate ad alcuni post.

Le reazioni delle opposizioni

Immediate sono state le reazioni delle opposizioni. Il Partito Democratico, in un suo post chiede direttamente le dimissioni del vice sindaco:

Sambucci non ha ancora presente che rappresenta la Repubblica Italiana e nemmeno che certe azioni non sono solo di cattivo gusto ma perseguibili penalmente.
Il Partito Democratico di Cisterna di Latina chiede le sue dimissioni immediate da ogni carica.

Così anche Maria Innamorato che si associa alla richiesta del PD:

Leggo della vicenda che vede il vice sindaco Sambucci al centro di un episodio gravissimo, la rievocazione nostalgica del fascismo che già di per se è grave ma per il ruolo istituzionale che il vice sindaco ricopre lo rende veramente inappropriato ed inaccettabile.
Oggi in un momento tragico che tutto il Paese vive dai rappresentanti politici si esige compostezza rispetto e non ritorni ad un passato pericoloso e tragico, oltre che vietato per legge.

Anche il Movimento 5 Stelle diffonde un comunicato dopo che il consigliere Marco Capuzzo aveva già risposto al post di chiarimento del vice sindaco:

Sulla Costituzione non si transige, prima di fare queste cose bisogna pensarci.
La vicenda di oggi, che ha visto l’assessore, nonché vice sindaco di Cisterna pubblicare una foto di Benito Mussolini è un fatto grave. Il Comune stanzia fondi per i viaggi della memoria, celebra annualmente la festa della liberazione.
Con che faccia questa amministrazione presenzierà ancora a tali eventi? Magari concedendogli la fascia tricolore?
Siamo sicuri della buona fede di Vittorio Sambucci e della sua persona, ma nonostante i chiarimenti, ci auspichiamo che ci siano altre e ben più chiare motivazioni per un tale atto.
Pensare che ci sia qualcuno, tra gli amministratori pubblici, che rimpianga il nazifascismo è allucinante.

Anche Elisa Giorgi, neo rappresentante provinciale di Italia Viva, risponde alle parole del vicesindaco:

Caro Vittorio, te lo dico in amicizia: le pubblicazione su Facebook sono un atto pubblico e non privato. Tu sei un pubblico ufficiale in quanto assessore e vice Sindaco. Hai dunque l’onere di rappresentare una città. Pubblicare foto del duce, al di là di quale sia stata la ragione per cui lo hai fatto, è un atto grave e condannabile che fai non solo a tuo nome ma a nome di tutta la città che rappresenti. Proprio perché, per fortuna, la democrazia non è finita, anzi! E’ la stessa democrazia che ti ha eletto e che, ne sono certa, entrambi riconosciamo e rispettiamo! Tu che hai un ruolo rispettala di più.

Anche la sezione dell’ANPI di Cisterna di Latina commenta duramente l’accaduto, nonostante qualche difficoltà nel comunicare con il vice sindaco:

Da personaggio pubblico e da vicesindaco della nostra città, dovrebbe conoscere cosa recita la nostra costituzione e troviamo inammissibile che una persona che ricopra una carica istituzionale, possa tradire la carta sulla quale si è fondata la nostra ITALIA!!! E chi non rispetta la nostra costituzione repubblicana e antifascista, non è un italiano, non è patriota!
Ci sorprende, inoltre, come sia possibile, che una persona come lei, che è stata presente alla nostra iniziativa ANPI, dove si ricordavano i martiri di Pratolungo (qui le immagini, ndr), nostri concittadini morti innocenti ammazzati a causa di una rappresaglia nazi-fascista, possa pensarla in questo modo.
Ci vergogniamo di essere rappresentati da una persona come lei e ci vergogniamo ancora di più pensando che è stato seduto accanto a noi in quel giorno.
Probabilmente l’ha fatto solo per provare a rimediare qualche voto.
Le auguriamo, tuttavia, una buona Pasqua, e che possa trovare un momento, in questo santo giorno, per dedicare una preghiera a tutte le vittime del nazifascismo.

E ora cosa succederà?

Un fatto gravissimo dunque quello del Vice sindaco, di cui ora le opposizioni chiedono le dimissioni. Un fatto non ammissibile da parte di una carica istituzionale così importante all’interno nell’amministrazione comunale di Cisterna, che assomma su di sé ben quattro assessorati e la carica di vice sindaco. Un gesto che pone sicuramente qualche domanda anche al Sindaco di cui non si dimentica l’impegno nell’istituzione dei viaggi della memoria verso Auschwitz e a cui sono stati sempre molto cari i valori della libertà e dell’antifascismo su cui è basata la nostra Costituzione. All’avvicinarsi della festa della liberazione del 25 aprile, ci si chiede dunque se il primo cittadino deciderà di agire in qualche modo.

Rimane comunque il fatto che, ammesso e non concesso l’errore, un vice sindaco che rappresenta lo Stato e le istituzioni della Repubblica Italiana ieri abbia trasgredito e violato le leggi costituzionali, appellandosi poi alla libertà di pensiero e di espressione, che proprio la figura da lui pubblicata in foto ha tolto al nostro paese e ai nostri nonni per più di venti anni a partire dal 1922.