Frosinone ha l’alta velocità, noi i sogni di inutili aeroporti e improbabili porti

23 Aprile 2020 0 Di Lidano Grassucci

La differenza? C’è chi pensa comprendendo il mondo che c’è e chi ripete quello già pensato. Il mondo cambia, oggi la porta del mondo non è l’aero, neanche la nave, per tacer dell’automobile….ma il treno. Ma noi non l’abbiamo capito. A Frosinone si fermerà il treno dell’alta velocità che non significa stare 40 minuti a Roma, ma a 30 a Napoli, a un’ora e mezza a Firenze, a meno di ore a Milano. Significa entrare da Frosinone nel mondo a 300 chilometri all’ora e, come direbbero al mio paese “mo vacci apprese tu”.

Spero che il sindaco di Latina si ingegni per fare una rete che consenta a quelli di Latina di “accedere” alla rete di alta velocità. Da Latina a Frosinone sono 53 chilometri, poco più di mezz’ora via gomma, trasformare le cose in opportunità è dovere di chi pensa il futuro di un territorio. Immaginare treni dedicati Latina-Roma per “intercettare” le frecce o Italo, insomma entrare nella rete che, visto che non abbiamo la porta, entrarci almeno dalla porticina del gatto.

Il nodo è la necessità di pensare diverso, di immaginare, non la ripetizione del mondo che c’è, ma il mondo che ci sarà. Nelle tratte di breve e media distanza è il treno il vettore del futuro, l’auto sarà (tanto che le pensano elettriche, con poca autonomia) il veicolo di trasporto per brevissimi tratti e fuori dalle aree urbane. L’aereo si userà per lunghe tratte con traffico portato in grandi aeroporti da reti ferroviarie. Noi a Latina ancora pensiamo all’aeroporto di famiglia, pensiamo alle interpoderali, a porti da sogno per andare in gita a Palmarola.

Se il mondo va a 300 all’ora tu devi pensare a 400 all’ora, altrimenti? Arrivi dopo.