Fase 2 e 1/2 – Sotto il risvoltino niente. I movidosi con il cervello in necrosi

Fase 2 e 1/2 – Sotto il risvoltino niente. I movidosi con il cervello in necrosi

18 Maggio 2020 0 Di Maria Corsetti

Continuo a mantenere la promessa di non usare parolacce nei miei pezzi. Ringrazio chi me lo ha consigliato. Per ottenere lo stesso effetto sono costretta a ricerche funamboliche, che mi fanno recuperare la forza di certi aggettivi desueti, la brillantezza delle metafore, l’energia dei sillogismi, l’ironia delle rime.

 

Non si sono estinti, hanno solo aspettato la fase 2 e mezzo per manifestarsi in tutto il loro splendore. Silenti nella quarantena, assenti durante la fase due, hanno aspettato il pomeriggio del 17 maggio, la vera vigilia della riapertura, per annunciare al mondo il loro rientro in scena. Migliore set disponibile: Capoportiere, dove per qualche magia della storia l’algida struttura dell’Hotel Fogliano ha aperto il suo bar elegantissimo ai comuni mortali. Purtroppo, viene da dire, considerati gli esiti del pomeriggio.

Sotto il risvoltino (quello alla caviglia) niente. Niente come i tatuaggi che non significano niente. Anzi no, i tatuaggi raccontano la storia chi li indossa, uomini di mare, maori. E ci metto anche i deportati, per non dimenticare cosa può significare un tatuaggio.

Ma anche questa storia andrebbe spiegata. Comunque, risvoltino e tatuaggio in vista, i movidosi con il cervello in necrosi nel pomeriggio di ieri hanno popolato la rotonda di Capoportiere. Bevuto e lasciato tutto lì, il movidoso è abituato al locale, dove poi passa il cameriere. Non è colpa sua se ha travisato. È che proprio ignora non l’educazione, ma ignora che esista un oggetto di arredo urbano chiamato panchina, che non è il tavolo di un pub. Quindi il movidoso ha correttamente lasciato i resti delle consumazioni su quelli che riteneva tavoli o anche su quello che ha ritenuto un bancone (la recinzione della rotonda).

C’è da chiedersi dove il movidoso abbia interpretato l’ubicazione della toilette per mingere.

Visto che i droni per controllare non sono avanzati, non è che alla Campania gli avanza un lanciafiamme?

A proposito di toilette. Oggi riaprono tutti. Mascherine, guanti, gel, distanziamento sociale. I gestori dei bar sono costretti a tutto questo. Poi qualcuno gli chiede di usare il bagno ed è logico che si risponda di sì. Come funziona? A ogni ingresso il bagno va sanificato? Temo una recrudescenza di cistiti da trattenimento.

 

Foto  dal profilo Facebook di Fabio D’Achille, consigliere comunale e presidente della Commissione cultura del Comune di Latina