Roberto Reginaldi rimosso dalla Lega al pari di An e FI
31 Maggio 2020Roberto Reginaldi è stato rimosso da coordinatore della Lega. Con una stringata nota di Silviano Di Pinto, coordinatore provinciale, in accordo con il segretario regionale On. Francesco Zicchieri, la Lega nomina Emanuele Forzan commissario di Sezze..
Roberto Reginaldi rimosso da coordinatore della Lega
Con quattro righe da papabile candidato Sindaco, Reginaldi si trova a dover rincorrere un posto in lista.
“Carissimo Roberto, come ripetutamente annunciato per le vie brevi e in sede di Direttivo Provinciale, ci sono delle condotte la cui violazione non può essere tollerata. Pertanto mi trovo costretto a revocare il tuo incarico da COORDINATORE per il Comune di Sezze”.
Quali sono le condotte che sono state violate? Reginaldi è stato rimosso il 4 maggio. Perché a distanza di un mese ancora non spiega le condotte che gli vengono addebitate?
La linea politica era coerente, la tenuta del gruppo locale pure.
La linea polita perseguita dall’ex coordinatore della Lega era coerente con quella nazionale. E’ da escludersi che le violazioni contestate riguardino la concezione della politica. Il gruppo dirigente locale aveva subito numerose defezioni nei mesi passati ma ciò era stato digerito senza grandi problemi. Si era rinunciato a cuor leggero anche a due primattori, politici ed elettorali, come Orlando Quattrini e Abele Casadei. Ne consegue che Roberto Reginaldi è stato rimosso per altre violazioni. Quali? Lo schema utilizzato per giustificarsi è sempre lo stesso.
Ho scoperto dopo chi ho sostenuto. Sono scomodo. A saperlo prima come erano.
Evita però di chiarire perchè è stato rimosso. Fino all’ultimo sperava che si levasse uno scudo di solidarietà dai dirigenti provinciali. Invece il silenzio è stato assordante. E il silenzio di Duringon è un colpo allo stomaco giornaliero. Il mutismo di Tripodi è vissuto come un tradimento che fa male lentamente e inesorabilmente. Il mancato preavviso di Zicchieri è una onta per il suo orgoglio politico. Che Adinolfi non abbia trovato il tempo per rispondere a telefono gli ha evidenziato in modo plastico di essere un semplice numero. Ma leggendo la storia politica gli uomini della Lega potevano prevedere che sarebbe finita così.
Roberto Reginaldi rimosso da Alleanza Nazionale
La sua storia nel centrodestra setino è stata segnata fin dalle origini. Nel Movimento Sociale Italiano non è stato mai tesserato. Nel Msi-Fiamma Tricolore, l’ultimo segretario politico e candidato Sindaco, Luigi Gioacchini preferì candidare il fratello del rimosso coordinatore della Lega. Questa esclusione, frutto dall’acume politico e dalla lungimirante visione di Gioacchini, è stato un fardello politico che Reginaldi non ha mai digerito. In seguito all’evoluzione del Msi, Reginaldi approda in Alleanza Nazionale. Pochi mesi e il Presidente Lanfranco Coluzzi lo rimuove da coordinatore dello scalo e lo espelle dal partito.
Roberto Reginaldi rimosso da Forza Italia-Popolo della Libertà
Inizia il suo peregrinare tra sinistra e destra finchè approda in Forza Italia e raggiunge l’ambito scranno consiliare. Ma dopo pochi mesi la nascita del Popolo della Libertà, il Senatore Claudio Fazzone lo espelle dal partito rivendicando in seduta pubblica di non averlo mai voluto.
Come sta facendo in questi giorni con la Lega, anche allora iniziò uno stillicidio di dichiarazioni e post in cui rinnegava tutto ciò che aveva detto e fatto nei mesi precedenti. Se oggi non perde occasione per ricordare che la Bonfrisco sta affrontando alcune questioni giudiziarie, all’epoca inveiva contro Fazzone. Oggi evidenzia a Salvini che il partito nel Lazio non funziona, lo stesso spartito lo suonava quando è stato escluso da Forza Italia e da Alleanza Nazionale.
Baci e Abbracci, poi viene rimosso e inizia a contestare
Finchè sta nel partito è tutto perfetto. Feste, cene, comizi, si presenta sempre come il deus ex machina. Come Roberto Reginaldi è rimosso, inizia ad elencare mille cose che non funzionano. Che fino al giorno prima ovviamente non gli risultavano. Questa volta però è dura digerirla. Quando Gioacchini non lo candidò sapeva che il tempo era dalla sua parte. Il Roberto Reginaldi rimosso da Alleanza Nazionale si buttò nelle braccia di Enzo Polidoro. Quando lo cacciò Fazzone era consigliere comunale e serviva alla sinistra per attaccare il centrodestra.
Torna l’incubo delle ultime elezioni
Adesso si era convinto di guidare tutto il centrodestra. Ambiva ad essere il candidato sindaco per garantirsi l’elezione al consiglio comunale. La rimozione della Lega pensava fosse impossibile tant’è che inizialmente ha creduto fosse uno scherzo. La terribile realtà invece lo vede nella scomoda situazione di dover raccogliere una barca di voti per tentare il ritorno in consiglio. Ignorando con chi. E soprattutto con l’incubo delle ultime elezioni quando gli hanno tolto sotto gli occhi gli ultimi decisivi voti per essere eletto.
Più facile che Reginaldi vada da Polidoro che Polidoro alla Lega
Alla fine potrebbe pure essere candidato al consiglio dalla Lega che partecipa ad un progetto di centrodestra. O potrebbe cercare spazio in altre forze politiche. Cambia ben poco: nel primo caso deve organizzarsi la lista e sperare nel quorum che non è scontato. Sopratutto perchè con lui si profila una lista della Lega più debole di quella arrangiata con Noi di Salvini. Nell’altro caso deve sperare che qualcuno se lo carichi e puntare sulle preferenze. Paradossalmente l’unico che avrebbe convenienza a caricarlo è Polidoro alla continua ricerca di voti per essere l’ago della bilancia. Ma con Polidoro significa spostarsi per l’ennesima volta nel centrosinistra. Per la Lega cambia poco in termini elettorali.
La Lega resta marginale a Sezze
Se con Reginaldi la Lega vale tra gli 800 e i1000 voti, senza può arrivare a qualcosa in più costruendo un gruppo dirigente articolato nel territorio e nelle professioni. Può ambire a stare dentro una operazione di testimonianza del centrodestra. E’ per questo che il posto di coordinatore è cercato solo da quelli che necessitano di una spinta per provare a diventare consigliere. Le operazioni politiche si giocano da altre parti e il centrosinistra piddino dorme sonni tranquilli se l’alternativa si basa sulla Lega. Però per comprendere questi dati basilari devi masticare di politica o di giornalismo.
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