Coletta predica da nazionalista ma “importa” gli  avvocati remunerati, Mignano insorge

Coletta predica da nazionalista ma “importa” gli avvocati remunerati, Mignano insorge

25 Luglio 2020 0 Di Lidano Grassucci

“Chi uria viva San Rocco e chi si magna le ciammelle”, è un detto di Bassiano che vuol dire che c’è chi davanti predica una cosa, ma dietro ne fa un’altra, la prima eclatante ma gratis, la seconda discreta ma remunerata.

Damiano Coletta ed il Comune di Latina danno un incarico da 40.000 euro ad un avvocato di Roma, Massimiliano Brugnoletti per la vicenda del Porto canale di Rio Martino, con determina del 14 luglio firmata dal dirigente del servizio ambiente Giuseppe Bondì

Il commissario dell’ordine degli avvocati di Latina, Giacomo Mignano che è un uomo non uso alle ire, anzi fa della mediazione la sua virtù, alla notizia, è sbottato: “E no, qui si parla tanto e sempre di valorizzare le professionalità locali e poi chi lo predica non lo fa? Si chiede, a noi avvocati,  di fornire sostegno all’amministrazione di collaborare per gli incarichi a titolo gratuito, quando ci sono le parcelle arrivano i romani”

Mignano ricorda la richiesta del sindaco stesso di nominativi per selezionare il sostituto dell’avvocato Di Leginio alla avvocatura comunale. Cosa fatta a titolo gratuito. ..

Insomma Coletta fa l’allenatore della nazionale ma fa giocare manco gli oriundi ma gli stranieri.

Ma Mignano pensa ad un disguido: “conoscendo Coletta sicuramente lui non saprà della cosa, e appena ne verrà a conoscenza “recupererà” il tutto. Io non discuto della professionalità del collega romano, e non mi permetto, ma segnalo che questa avvocatura, quella di Latina, non è certo prima a nessuna, ma neanche seconda a nessuna altra”.

 

Giacomo Mignano ha memoria di ferro e rammenta al sindaco: “ricordo due avvocati di Latina, Zepperi e Pierro, furono fra i 10 unici avvocati italiani ad un processo in Corte Costituzionale, il processo  Lockheed dove difendevano il ministro Tanassi, e un’altro avvocato del forto di Latina, Angeloni, ha seguito il processo della Montedison”.

Insomma, non è robetta, non è che Latina è una lontana provincia dell’impero…

“Il sindaco – continua Mignano – ha anche definito il Patto per Latina che ha nel suo cuore la difesa del lavoro e delle professionalità pontine, ecco ora c’è una possibilità di dimostrarlo. Io non dico che la portata del processo sia semplice ma tra i nostri 2000 iscritti almeno 150 hanno professionalità che competono con chiunque in questo campo”.

Poi il commissario scusa il sindaco per l’evidente gaffe:

“Sicuramente il sindaco non sa…”

“Sicuramente il sindaco è fermo nella definizione del patto per Latina…”

“Sicuramente il sindaco vorrà dare un segnale ad una categoria oggi in grande difficoltà, cuore delle professioni di questa provincia”

Fin qui Mignano nella sua speranza, ma la verità è un’altra:

Sicuramente… c’è la delibera di incarico per l’avvocato romano.

chi uria viva San Rocco e chi si magna le ciammelle

 

Nella foto il commissario dell’ordine degli avvocati di Latina Giacomo Mignano