
La luna pontina in una sera d’agosto
4 Agosto 2020La luna questa sera è piena, come se avesse mangiato con avidità e bevuto tanto da avere la vista ogni tanto offuscata. Mi è venuta incontro così da una finestra, come una gatta a caccia. Mi è venuta a bussare in una notte in cui agosto ha deciso un poco di rinfrescare. Le nuvole è che se alla sua luce si disperdessero, come se si fondessero con una luca così rubata da sembrare solo la sua. Invece me lo dice di essere del sole, che c’è ma non si vede. Lei “origlia” gli umani e i loro pensieri quando hanno perso il senso, il senno che lei conserva dalla parte che non si vede. La luce è argentina, tra qualche sera saranno di scena in questo teatro le stelle che cadendo faranno la scia. Ma ora, ora, oggi, in questa serata che raffresca la regina è della sua luce piena.
Facile dire che è bella, facile, ma non è vero lei non si vanta di questo si vanta della cura che ha in quel bacio al mare che chiamano marea, in quella forza che fa nascere i bambini, in quella complicità che fa incontrare persone così diverse ma dal destino uguale.
Ti avvolge questa luna pontina, il piano è nei suoi contorni e così pulito.
Non ci pensavo di certo, è lei che mi è venuta a trovare ed io mi sono perso nel pensare a quel che stava a dire. Ho visto la luna sorridere al mare e quando si è accorta del mio guardare si è compiaciuta come fanno le gatte quando si vogliono fare accarezzare ed hanno scelto la mano che le accarezza e, se le guardi negli occhi, sono di luna.