
Tania Cagnotto che sceglie la vita e lascia la gloria
12 Agosto 2020Mi ha colpito, in una società in cui tutti concorriamo a restare bambini una donna decide altrimenti, liberamente. Decide che al posto della gloria c’è la sua vita, la sua scelta, la sua discrezione. Tania Cagnotto doveva portare la bandiera italiana alle olimpiadi di Tokio, invece dice “sono impegnata a diventare madre, scusate non ci sarò”. E’ rivoluzionario, è il più grande vaccino anticovid che si potesse pensare. Lei non rinuncia, ma rilancia, rilancia l’umanità che non ha come metro la velocità, la ricchezza, la tecnologia ma se stessa, il suo futuro.
In un tempo cinico in cui ciascuno cerca scuse per chiudersi in se stesso, lei farà un bimbo. Ha 35 anni, ha già una bimba, Maya, è già campionessa. Ha lavorato sodo, ha fatto l’impossibile tuffo che tutti dobbiamo: passare a pensare a noi e non alla nostre performance, prestazioni.
Non ci sarà una medaglia che è bella per il tempo che dura, ma ci sarà una bimba per il futuro tutto da scrivere. L’Italia non avrà una medaglia, ma un bimbo, una bimba, e avrà futuro.
I giornali l’hanno scritto come se fosse strano scegliere la vita e non la gloria, eppure questa scelta della vita è l’unica che ci può mantenere in vita.
Ma ho visto anche degli zingari felici corrersi dietro,
Far l’amore e rotolarsi per terra.
Ho visto anche degli zingari felici in piazza Maggiore
A ubriacarsi di luna,
Claudio Lolli, ho visto degli zingari felici