La mascherina sul far della sera e le discoteche: io non mi sento italiano ma per fortuna lo sono

La mascherina sul far della sera e le discoteche: io non mi sento italiano ma per fortuna lo sono

17 Agosto 2020 0 Di Lidano Grassucci

Obbligo di mascherina dalle sei alla notte inoltrata, il governo decide e… gli italiani sono passati da allenatori di calcio a epidemiologi. Non c’è italiano che non abbia idea di essere intelligente in esclusiva e tutti, governo per primo, cretini. Non non cerchiamo di capire i provvedimenti, ma li giudichiamo per colore. Guelfi e ghibellini della mascherina, guelfi bianchi e guelfi neri della discoteca.

Qui, da noi in Italia, non si ragiona si parteggia e si tifa. Penso che a ruoli invertiti le opposizioni al governo avrebbero fatto esattamente quel che ha fatto il governo in carica, peccato che il capo dell’opposizione Matteo Salvini che al governo ci stava e comandava ha pensato bene di andarsene ed ora parla alla luna.

Odiamo le mascherine, ma non è per le mascherine, è che comandare gli italiani (e prendo ahimè una frase di Mussolini che sapete quanto è distante da me) non è difficile, è impossibile.

Da noi non c’è riconoscimento mai, e io non sono da meno, per chi deve decidere ma si critica non avendo alcuna responsabilità. Una cosa la posso dire oggi in Francia i contagi sono 3000, in Italia 300

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po’ sfasciato.
E’ anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.

….

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c’è un’altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.

Giorgio Gaber, io non mi sento italiano