Referendum/ C’è chi dice no

Referendum/ C’è chi dice no

7 Settembre 2020 0 Di Elisa Giorgi

Siccome senza fare outing politico non so stare lo dico chiaro e tondo: al referendum del prossimo 20 e 21 settembre voterò NO. Convintamente, così come ero convinta sin dalla discussione in aula che questa riforma costituzionale fosse sbagliata. E se vogliamo i mesi che ci lasciamo alle spalle, quelli dell’emergenza Covid di fase 1 e di un nuovo, necessario, protagonismo della rappresentanza politica, mi hanno convita ancor di più che non è riducendo la mia possibilità di scelta in parlamento che si risolverà il problema degli inadeguati né tanto meno quello degli sprechi. I 5 stelle ne hanno fatto una battaglia esistenziale, parlano di taglio di “poltrone” e di risparmio, che è irrisorio a conti fatti. Lo fanno mentre moltiplicano poltrone e stipendi per gli amici piazzati nei vari ministeri, la notizia riportata dall’Espresso sullo staff di Di Maio che costa ai contribuenti il doppio dei suoi predecessori la dice lunga. E parliamo di assunzioni dirette, a chiamata.

E allora non capisco perché si vuole risparmiare tagliando un mio diritto e non interessando i privilegi di pochi. Chiariamoci: il costo della democrazia è giusto e sacrosanto, così come lo è rispedire al mittente tante inutili ipocrisie moraliste che non trovano riscontro nei fatti. Questa riforma è solo un taglio lineare di democrazia rappresentativa, non una riforma organica che garantisca in qualche modo iter parlamentari più veloci visto che rimane immutato il bicameralismo perfetto e il funzionamento delle camere.

Di contro avremo gruppi parlamentari più piccoli e quindi un maggiore controllo dei leader su di essi e il nostro paese diventerebbe uno dei paesi europei con il più basso livello di rappresentanza politica in rapporto alla popolazione. Per questo, in sintesi, voto no. E trovo inquietante leggere di leader di partito schierati per il sì che legano a questo referendum le sorti del governo. I governi passano, la Costituzione rimane. E mi danno conferma che non possono essere loro a cambiarla.