Dibattito a sinistra/ Raniero De Filippis: io ho ascoltato Ingrao

Dibattito a sinistra/ Raniero De Filippis: io ho ascoltato Ingrao

28 Settembre 2020 0 Di Fatto a Latina

Pubblico la lettera che mi ha inviato, gentilmente, Raniero De Filippis (oggi unico consigliere comunale della sinistra a Fondi e candidato sindaco per questo schieramento, rispetto alle mie considerazioni su una sinistra, quella pontina, che non conosce la sua storia, che non la rivendica, che si presenta agli elettori nuda e quindi priva di identità. Spero che l’intervento di Raniero De Filippis sia un inizio di un confronto valoriale a sinistra, la politica non è tecnica, non è amministrazione, è passione. De Filippis mi risponde per passione, io ho scritto con passione, senza siamo ai prefetti di Giolitti, alla mediocre gestione del quotidiano cose che la destra, il centro, i moderati fanno meglio. La sinistra se non è rivoluzionaria non è, è inutile. Ingrao era rivoluzionario, i contadini di Fondi si riconoscevano in quella rivoluzione, come quelli di Sezze, di Roccagorga, come gli operai di Aprilia, come gli ultimi delle terre di lavoro. Senza la passione la politica è tecnica, senza memoria la politica è calcolo e su questo fronte  gli altri sono meglio, perchè il meglio della sinistra è stare con gli ultimi che i primi non ne hanno bisogno. Altrimenti siamo inutili, senza Ingrao siamo inutili, senza RIccardo Lombardi, siamo inutili, senza il sindacato sImo inutili, senza la scuola ma quella degli studenti e dei professori siamo inutili. (l.g.)

Caro Lidano,

sono Raniero De Filippis,candidato sindaco a Fondi per la  coalizione “Camminare insieme” e PD, quella del 7,5 %, con il PD al 3%. Ho 65 anni,i miei genitori erano di Lenola,ho conosciuto e parlato più volte con Pietro Ingrao,l’ho ascoltato molte volte  a Firenze,nei dibattiti pubblici e negli incontri,tra il 74 e il 78, avendo frequentato quella Università.
Se ho avuto il coraggio di accettare l’invito a candidarmi è proprio perché ho fatto riferimento  a Pietro Ingrao, al suo pensiero,ai valori politici,umani e istituzionali di cui è  stato portatore. Ingrao quindi è  stato ed è  presente nelle elezioni amministrative di Fondi,anche se non c’è  sui manifesti.
Nello Statuto dell’ “Associazione Camminare insieme” c’è  il suo nome, durante la campagna elettorale e’ stato più  volte citato. Ma non è  questo quello che avrebbe voluto Pietro Ingrao, non gli sarebbe interessato essere citato per l’amore che nutriva per la propria terra e per Fondi,avrebbe gradito che il PD oggi,e nelle sue precedenti declinazioni, fosse stato più  presente nella nostra citta’, nei 26 anni di governo del centrodestra con a capo il senatore Claudio Fazzone.
Nel novembre del 1968 Pietro Ingrao accorse affianco degli occupati della Stazione ferroviaria per evitare la soppressione dell’ospedale civico, così  nel febbraio dello stesso anno per la crisi della produzione agricola.
Dove erano i rappresentanti provinciali,regionali e nazionali del PD durante la campagna elettorale di Fondi dei mesi scorsi.
Quale contributo hanno dato in questi anni alla risoluzione dei problemi della citta’? Qui si sono visti soli per prendere voti per essere eletti in Regione val Parlamento.  Facciano ora le loro considerazioni e prendano provvedimenti se vogliono rigenerare il PD  a Fondi,  quando vengono nella nostra citta’ prima di incontrare Fazzone e Addessi  incontrino i contadini e gli operai,come avrebbe fatto Pietro Ingrao.
Dopo queste elezioni che sono servite con un moto di coraggio a far interessare molti giovani di sinistra di Fondi alla politica,sappiano che molto è  cambiato che abbiamo riacquistato una nostra dignità ‘  e una nostra coesione e che non intendiamo subire altre decisioni prese dall’alto,purché  come è  noto la politica è  partecipazione; la libertà  è  partecipazione. Noi di Camminare insieme continueremo la nostra strada,certo anche confrontandoci con il PD ma sul piano della parità, e prentenderemo che venga rispettata la nostra dignità  di cittadini come previsto dalla Costituzione, perché  siamo nel solco tracciato da Pietro Ingrao.

Raniero De Filippis