Sindaci: i tanti bluff e rimane solo Coletta e i “badogliani”

Sindaci: i tanti bluff e rimane solo Coletta e i “badogliani”

24 Ottobre 2020 0 Di Lidano Grassucci

Rischia di vincere per mancanza di avversari, il paradosso del colettismo è servito. Coletta vince 5 anni fa per somma di debolezze degli avversari e la sua “meno debolezza” lo fa titano.

Oggi, al di là della facciata, il centrodestra è in alto mare sulla definizione di un candidato. Tanti richiami all’unità del fronte quante differenze dentro il fronte. A sinistra si cerca ma non si trova.

Certo ci sono ambizioni personali, ma siamo al “volontariato ambizionale” di persone che, se fossero così prestigiose, già sarebbero in campo da sole.

Esiste un problema strutturale: a Latina manca una borghesia dell’economia, della cultura, delle professioni da cui attingere e con un prestigio tale da essere “stupefacente”. Non esistono grandi leader politici capaci di essere percepiti come accettabili anche dagli alleati prossimi. Il risultato? C’è solo Coletta che parte dall’essere già sindaco. Naturalmente è anche l’unico che rischia di perdere e il suo vantaggio è anche il suo rischio.

Le trattative? La commedia degli equivoci con nomi buttati sul confronto come il parmigiano sui maccheroni. Certo è ancora presta ma Coletta ha dalla sua anche un microborghesia a stipendio fisso benpesante che per la prima volta gioca un ruolo e che è verso il sindaco non più adorante come 5 anni fa, ma sicuramente molto tollerante verso l’ex “capitano”. Certo anche all’interno del “Coletta regime”, il sistema di potere comunale che ha sostituito il “Coletta movimento” i viperetta sono in servizio permanente effettivo e qualcuno è pronto a giocare le possibilità se si presenteranno. Ma con timore, i badogliani, in maggioranza ci sono ma gli americani ancora non sbarcano in Sicilia.

Allo stato attuale c’è Coletta, qualche ambizioso autoerotista, e qualche badogliano interno.