Il sole è alto al mare di Latina ma il virus non è sparito: gli assembramenti sono ancora vietati

Il sole è alto al mare di Latina ma il virus non è sparito: gli assembramenti sono ancora vietati

9 Novembre 2020 0 Di Glenda Castrucci

Ad inizio pandemia, quando Giuseppe Conte esponeva in televisione i suoi DPCM, eravamo tutti un po’ confusi.
Alcuni gli recriminavano la poca chiarezza nelle leggi, altri si chiedevano come mai se fosse tutto chiuso, portasse i capelli sempre perfetti, altri ancora si chiedevano se effettivamente al posto suo sarebbero stati in grado di far meglio.
Come è noto a tutti, son state scritte tante stupidaggini, alle quali molti hanno creduto. Nei dibattiti in tv tra medici, virologi, biologi, non c’è quasi mai stata una linea comune, ognuno segue la sua corrente di pensiero. C’è ad esempio chi sostiene che la mascherina all’aperto non serva e chi invece afferma che anche indossandola potremmo contagiarci; c’è chi secondo cui una persona infetta potrebbe infettare a sua volta qualcuno solo se ne è a contatto per un tot di minuti; c’è ancora chi dice che gli asintomatici non siano un pericolo. Insomma, oltre ai DPCM di Conte, anche la scienza ha creato dei dubbi e delle incertezze.
Vaccino si, vaccino no, ma poi che succede, sarà obbligatorio, e se non ce lo facciamo ci faranno uscire di casa? Chi sono i soggetti maggiormente a rischio? I bambini possono contrarre il virus? Quando finirà tutto questo? Nessuna risposta a ciascuna domanda è abbastanza soddisfacente. Ma, invece di criticare, di idealizzare, di politicizzare, di millantare, di massacrarci, di porci troppe domande, forse una cosa sacrosanta la dovremmo fare: ringraziare.
Ringraziare perché inizialmente Latina è stata sfiorata dal Covid-19, per protezione non si sa di chi. Ringraziare perché chi si è ammalato è stato curato dai nostri medici e dai nostri infermieri senza un attimo di sosta. Ringraziare perché alcuni di noi, purtroppo non tutti, hanno ancora accanto a sé i propri nonni, la propria madre ed il proprio padre. Ringraziare perché noi stiamo qui e non a Milano, ed abbiamo più libertà.

Queste ultime settimane abbiamo goduto di un sole splendente e di un caldo forse anomalo, ma molto piacevole, e credo fermamente che il clima influenzi gli animi di tutti. Il decreto ci ha detto che siamo Zona Gialla, quindi tanto male non ci è andata, abbiamo tremato e avuto paura di un altro lockdown, ma l’abbiamo “scampata”. Dovremmo ringraziare anche per questo.
Mantenere il distanziamento sociale è la parte più difficile tra tutte le regole che ci hanno imposto, viene naturale e spontaneo abbracciare un amico, non si sta a pensare “però chissà con chi è stato”, eppure non dobbiamo arrenderci.
Ieri è stata una di quelle belle domeniche che ti invogliano a passeggiare, e questo il decreto non lo ha vietato. Ma ho visto foto di tanta e tanta gente assembrata al mare, e la cosa mi ha fatto riflettere. Sarebbe piaciuto anche a me andarci, ma sapevo già come sarebbe stato l’”andazzo”. La mascherina non esclude il distanziamento sociale, ed il distanziamento sociale non esclude la mascherina. Ci hanno chiesto di fare questo sforzo per passare il Natale con le nostre famiglie tutti insieme, come è giusto che sia. Sebbene si sta all’aria aperta, che sia il mare di Latina, la montagna di Bassiano, la ZTL di Piazza del Popolo, l’assembramento è comunque dannoso. È vero, e me ne dispiaccio, che è quasi un anno che stringiamo i denti, che quasi tutti ci sentiamo presi in giro. Ma riflettiamo e ringraziamo che non dobbiamo essere costretti in casa come a marzo, che possiamo goderci quel poco che abbiamo rispettando le regole, e magari chi lo sa, davvero tra un mese sarà tutto finito.

Gli anziani insegnano agli adulti, gli adulti insegnano ai giovani, i giovani insegnano ai bambini. Allora noi che siamo più grandi dei ragazzi che sono stati privati della scuola e della socialità, diamo il buon esempio. Noi che siamo più grandi raccontiamo ai bambini una storia per fargli capire quanto questo virus sia cattivo e bisogna mandarlo via. Noi che siamo più grandi non ammassiamoci all’aria aperta solo perché è aria aperta, perché nessuno ci dice con certezza che fuori il contagio non avviene. Come si può pretendere che gli altri rispettino le regole se si è i primi a non rispettarle?

Uscire piace a tutti (quasi a tutti), le regole sono regole e per psicologia inversa ci danno noia. Il sole è alto e a passeggio si sta bene. Ma con la mascherina e mantenendo le distanze, si starà ancora meglio.
Natale è alle porte e a me, personalmente, piacerebbe trascorrerlo con tutta la mia famiglia. E a voi?