Il covid fa riscoprire la noia e il vaccino del racconto creatore

Il covid fa riscoprire la noia e il vaccino del racconto creatore

22 Novembre 2020 0 Di Lidano Grassucci

“Una certa capacità di sopportare la noia è quindi indispensabile per avere una vita felice, ed è una delle cose che si dovrebbero insegnare ai giovani.”

Bertrand Russell

Un effetto collaterale del Covid 19 e della necessità del distanziamento sociale è il riemergere di un danno, di un affanno che l’umanità aveva per secoli reso fecondo nella sua assoluta sterilità: la noia. La noia nella società che avevamo non era contemplata: c’è il tempo del lavoro, il tempo del consumo, il tempo dello spettatore e quel che avanzava era sonno. Mancava la noia, quella che rendeva poeti i pastori, che faceva dei contadini dei contaballe che neppure i cacciatori poteva pensare di competere. La noi era curata con il vino, con la grappa e con amori così immaginati da non poter mai essere vere. La noia era un viaggio lungo e lento con il mulo che sapeva la strada, la noia era l’indolenza dei pomeriggi dei ragazzi nelle case borghesi nel tempo del silenzio. Era, la noia, la scoperta necessaria del seguire la caduta di una foglia, era capire quelli chiusi fuori Firenze in attesa che passasse il cattivo tempo, cattivo come ora, per tornare in città a fare le storie che la noia faceva solo raccontare.

Nella qual noia tanto refrigerio giá mi porsero i piacevoli ragionamenti d’alcuno amico e le sue laudevoli consolazioni, che io porto fermissima oppinione, per quello essere addivenuto che io non sia morto.

Giovanni Boccaccio, Decameron

E’ tempo che abbiamo a disposizione ora e che non c’era allora, prima del dolore quando gli “impegni”, la “giocosa vita a forza”, la confusione che stordiva non ci annoiavano di certo ma ci stordivano, ci sballavano e ci rincorrevano da stare senza fiato.

Ora… ecco la sera, eccola che rassera, che senti il fresco, il brivido, poi il bisogno del fuoco, la puzza di bruciato.

Ora… ecco le parole da dire ad un mondo che se ne è andato e che ora è vivere averlo ritrovato

Ora… ora senti i silenzi che prima erano solo tempo perso, ora sono tempo che c’è

Ora… i racconti di quando la noia era amante da noi tradita nel sogno di tornare ad amarla

Ora… ora ci si annoia, e siamo più uomini, donne, più umani.

Ora… la sera torna mio nonno accanto al camino per tenerci impegnati a non farlo spegnere e per non far spegnere la testa ecco il legno dei racconti.

Dieci novelle, da dieci narranti e la vita si annoia così tanto da essere viva.

“Non il progresso , né l’evoluzione biologica, né il fatto economico, né alcun altro dei motivi che di solito si adducono da parte degli storici delle varie scuole, era la molla della storia, bensì la noia.”

Alberto Moravia