Latina vista da sinistra: una alleanza larga per vincere di Emilio Ciarlo

Latina vista da sinistra: una alleanza larga per vincere di Emilio Ciarlo

24 Novembre 2020 0 Di Fatto a Latina

Il virus rallenta, le elezioni locali forse slittano (a settembre?), l’interesse per i soldi del Next generation
aumenta, la voglia di ripartire monta, le mie domande al Sindaco di domani per una “Nuova Agenda 2032”
restano ancora lì. Coletta e Forte iniziano a occuparsene mentre la Destra classica è ancora focalizzata solo
su microproblemi amministrativi e sui macroproblemi della scelta del candidato.
La verità è che servirebbe un’Alleanza la più larga possibile per far vincere Latina. La verità è che occorre
promuovere un “Piano di Sviluppo resiliente, sostenibile e inclusivo”, come ha fatto persino la Sindaca
Raggi per la Capitale, necessario per sostenere le progettualità pontine nell’ambito delle proposte per il
Recovery che la Regione Lazio ha appena presentato al Governo.
Un’iniziativa di impegno civile che attorno ai colori verde e blu dell’innovazione e della sostenibilità faccia
scendere in campo il “centro” morale, culturale, sociale e imprenditoriale della città, protagonista come nel
miglior passato di Latina di uno slancio di pensiero sull’identità, di un lavoro fattivo per produrre ricchezza,
di una coesione oltre i partiti per farci valere a Roma. Un “centro” in cui la città si riconoscerebbe, come
luogo che ha sempre saputo interpretare il futuro, il progresso, l’Europa e che ora deve spiegare con parole
comprensibili a tutti i temi del futuro, dell’ambiente, dell’inclusione.
Per questo occorre che tutti insieme si parta dai 17 miliardi del Piano regionale per la recovery che la
Regione Lazio ha proposto a Palazzo Chigi.
La transizione ecologica legata al polo farmaceutico che proponevo risuona nel miliardo che il Lazio chiede
per la creazione di un Politecnico regionale e per la trasformazione dell’ex Forlanini in Agenzia europea per
la ricerca biomedica. Spazio e partnership, se ben giocata, per le aziende del nostro territorio.
Milioni per la viabilità e le ferrovie e un miliardo per la portualità nel Lazio. Temi che chiedevo di affrontare
al Sindaco futuro e sui quali, continuo a chiedere, siamo stati consultati? Abbiamo una nostra visione? I
consiglieri di maggioranza e di minoranza della Provincia si sono incontrati con il Sindaco per coordinare
una posizione? A questo servirebbe siglare insieme un “Piano per una Latina resiliente, sostenibile e
inclusiva”.
Non mancano opportunità e risorse per i temi ambientali e di sostenibilità (oltre 5 miliardi per
riforestazione urbana, efficientamento energetico e trattamento delle acque) che mi spingono di nuovo a
chiedere: è possibile immaginare un piano di sviluppo urbano della città integrato (sociale, ambientale,
culturale) che superi e sostituisca la vecchia idea di Piano regolatore su cui sterilmente ci si divide?
Le risorse ipotizzate dal Piano regionale sono tante (da 500 milioni per gli asili ai fondi per la digitalizzazione
e il sostegno all’impresa) temi su cui Latina ha molto da dire e molto da giocare. Solo se gioca insieme e
porta avanti una visione con poche priorità, molta unità e parecchia “cazzimma”.