La rivoluzione delle donne pontine che sta facendo nascere una foresta rosa
30 Dicembre 2020Serena Freguglia, Francesca Maggiarra, Irene Fanulli, Tiziana De Filippis e Giulia Restuccia sono le prime vaccinate a Latina, tutte donne. Abbiamo titolato l’evento come via pontina al vaccino, e via femminile. Ma questi alberi che abbiamo piantato stanno in una foresta perchè qui, in silenzio, sono donne i sindaci di Formia, Paola Villa, di Priverno Anna Maria Bilancia, di Roccagorga Nancy Piccaro, di Roccasecca dei Volsci Barbara Petroni, di Sabaudia Giada Gervasi, di Sermoneta Giuseppina Giovannoli, di Terracina Roberta Tintari. Ed hanno, tutte, carattere da vendere che i sindaci maschi li mangiano a colazione, anche perchè per loro è stato più difficile. E’ donna la presidente di una delle due fondazioni pontine, Elisa Cerocchi (Campus internazionale di Musica), cito lei per tutte le donne che sono in prima fila nella vita comunitaria.
Perchè mentre noi siamo perduti nelle analisi contingenti questa società sta riprendendo il filo di se stessa ed è un filo femminile, una terra matria a partire dalla palude che era donna, dai suoi miti nessuno escluso dalla Mater Matura, alla Regina Camilla, a Santa Maria Goretti ma anche ai fantasmi dei vicoli del centro storico della provincia che sono le antiche città intorno al piano.
Una dimensione unica a partire da chi ha fatto il giardino di Ninfa, custode di una donna innamorata la Bella Ninfa, ma anche creato da una donna che amando i fiori ha amato la bellezza come Lelia Caetani. O Maria Corsetti Porfiri che ha fatto un ospedale con i soldi suoi per tutti, e non ha chiacchierato ma fatto.
Perchè tutte queste donne hanno una caratteristica: fanno e non chiacchiere.
Nella foto Maria Corsetti Porfiri con il marito Achille