A Formia c’è odor di voto ed ecco Gianfranco Conte puntuale come una cambiale

Puntuale come una cambiale, ogni volta che si sente odore di voto in quel di Formia… Gianfranco Conte mette “i mucco” (la faccia) con manifesti giganti. Non è Natale senza Babbo Natale, non è Carnevale senza fatine e pirati, non è domenica senza la pasta col ragù così non ci sono elezioni formiane senza Conte. Lo capisco una volta la lotteria gli andò benissimo e da nulla divenne sottosegretario di Stato, ma la fortuna è treno che non fa servizio di linea e passa una volta sola.

Sta di fatto che a Formia le elezioni per il nuovo sindaco non sono ancora neanche convocate ma siamo tutti rassicurati, comunque sia Conte ci sarà. Quando ho visto il manifesto che “cambiava il presente e progettava il futuro” (ma che vuol dire?) ho pensato al mio filosofo di vita, il mio amico Damiano, che è interista e ogni anno a settembre ha vinto il campionato salvo tacere a ottobre. Così Conte, era che non si gioca ha vinto e il campo che lo rovina, è sempre pesante.

Poi de si tempi ogni Conte trova un Renzi in cerca di Draghi.