Il cielo vestito a sera: la notte che sta per venire

Che notte sta per venire amica mia, che notte così densa da essere fredda, così pulita da essere pulizia. Il vento del nord ha tolto tutti i respiri di noi gente di qui indaffarati a seguire paure al caldo, il gelo del nord ha mandato via le nuvole in più, quelle di acqua e sabbia ed ha lasciato noi, noi, soli con il cielo e la luce di un ultimo giorno ancora spessa prima di morire. Eccola la luna che sta pure lei, timida, timida. Davanti a me c’è il piano, la campagna e oltre si intuisce il mare che non si vede da qui, ma sono sicuro che lui provvederà a far da cuscino a questo tramonto. I gatti si muovono per curiosità ma pigri come sono di altro non ne sentono la necessità. E’ tutto sospeso, come una boccia di vetro e noi siamo i pesci di questo cielo.

Che notte sta per venire amica mia, fino a domani a sole alto il gelo sarà padrone, il ghiaccio signore. Passerà di qua, starà un poco poi ci saluterà ricordando che è lui il padrone ma la primavera avrà il suo fragore.

Guardo questo spettacolo, tra me e il tutto nulla para lo sguardo.

Che notte sta per venire amica mia che chiamo compagnia a no, no, ho capito male tu sei questa notte e di te ho parlato a te, che stupidi siamo noi cristiani costretti ad aver paura di troppe stelle.

Che notte magnifica sta per venire amica mia, ed io sono qua e nonostante tutto starci è magnifico come questo cielo vestito a sera